Intervista ala cosplayer Rosita Amici
Cinema / Intervista - 07 November 2011 16:00
Rosita Amici è cosplayer e disegnatrice
Rosita Amici è una cosplayer e disegnatrice, che ha lavorato a fumetti su Xcomics, alla colorazione del fumetto “Shutter Island”, la nuova style-guide di DragonBall Z disegnando
D. Quando hai iniziato il cosplay, qual è stato il primo personaggio che "hai indossato" e perché?
numerosi schizzi per la Toei Animation. L'abbiamo intervistata.
D. Quando hai iniziato il cosplay, qual è stato il primo personaggio che "hai indossato" e perché?
Rosita Amici. Il mio primissimo cosplay è stato nel 1998. Ho interpretato chun-li (street fighter) per una piccola gara organizzata dall'oratorio. Ho voluto interpretare lei perché ero e sono tutt'ora profondamente innamorata del personaggio. E' grazie a lei che sono entrata in questo mondo, probabilmente. (Questo però non è il primo cosplay ufficiale, vuoi che ti dica il primo che ho portato in fiera?).
Il primo, fatto con reale interesse, è stato Yuna di Final fantasy X-2, portato al romics 2004. Inutile dire che mi ero innamorata di quel personaggio tanto dolce e forte allo stesso tempo!
D. Cosa ti colpisce del cosplay giapponese?
Rosita Amici. Non sono mai stata in Giappone, e sinceramente non ho questo desiderio, come tanti cosplayer italiani. Del cosplay giapponese mi colpisce molto il dettaglio dei loro costumi, e la somiglianza fisica ai personaggi che interpretano. Hanno dei tratti molto gentili, e si adattano a qualunque personaggio. Noi dobbiamo faticare molto di più.
D. Essere cosplayer lo definiresti una passione o qualcosa che possa diventare una professione?
Rosita Amici. Penso che debba rimanere solo una passione. Da fumettista e illustratrice posso dirti questo. Finché la tua passione rimane un semplice hobby è piacevole. Ma quando diventa un lavoro spesse volte ti annoia o ti mette in difficoltà. Almeno io personalmente non farei la cosplayer di professione. Ti porta via troppo tempo e soprattutto troppa salute! Heheh certi nervi...
D. La tua famiglia asseconda questa passione, la comprende o hai trovato difficoltà?
Rosita Amici. Mia madre realizza con me ogni costume. Due mesi prima della fiera inizio a dirle: "meno 30 giorni al romics! Te tocca iniziare.". In quel momento le vengono gli attacchi di panico ma poi si diverte come una matta e ogni volta è sempre tanto soddisfatta. Lo stesso per il mio ragazzo, non vede l'ora di vedermi in scena. Siamo un bellissimo team noi tre. Io realizzo gli accessori e cucio, mamma cuce e mi trucca il giorno della fiera, e Oscar realizza le armi.
D. Il cosplay è un fenomeno in crescita, ma secondo te ci sono requisiti fondamentali per diventare cosplayer?
Rosita Amici. Vado contro tutti immagino, ma i requisiti ci vogliono. Ovvio che chiunque può fare cosplay per carità. Ma secondo me un vero cosplayer deve prima di tutto farsi il costume da solo, o comunque aiutato in casa, in poche parole... senza andare dal sarto. Molte persone si vantano di vincere le gare, con costumi che dicono di aver realizzato loro stessi quando non è vero. Il vero cosplayer deve sputare sangue per raggiungere il suo obiettivo, e non scaricare il lavoro ad altri, troppo facile. Questo è il requisito più importante. Un altro magari fare attenzione a scegliere un personaggio che si avvicini a te fisicamente. Io faccio così. Ci sono personaggi che amo ma che non interpreterei mai perchè sarei solo ridicola. Ah, dimenticavo, forse importante quanto il primo requisito: interpretare un personaggio che conosci e che ami. Adesso le persone tendono troppo a interpretare il personaggio più nudo possibile e più di moda, quando non sanno neanche a quale videogioco/ cartone appartiene.
D. C'è molta competizione nel mondo dei cosplayer, soprattutto con chi usa lo stesso personaggio?
Rosita Amici. Forse una volta no. Ma oggi si, c'è moltissima competizione, proprio perchè siamo molti di più e i personaggi più gettonati sono sempre gli stessi. Io stessa mi sono fatta influenzare da ciò che ho visto attorno a me e sono diventata un pò competitiva, ma niente di preoccupante ho sempre la testa sulle spalle! Il mondo del cosplay non è tutto rose e fiori penso, grazie a facebook sono entrata in contatto con molte persone e mi sono resa conto che tante si parlano dietro, ma questa è una cosa che io non farò mai. Le voci più girano e più sono distorte, e c'è appunto tanta gente che non si può vedere. Ma è anche vero che ho conosciuto alcune persone come me, molto oneste e che non si credono chissà chi. Da un lato il cosplay divide, ma per si sa prenderlo nel verso giusto, unisce!
D. Sei un'ottima illustratrice. Quali sono gli autori a cui ti ispiri maggiormente?
Rosita Amici. Guarda, ho iniziato da poco. Sono molto complessata e per anni mi sono rifiutata di osservare qualcuno migliore di me. Comunque qualche anno fa andavo molto col manga, ho scopiazzato molto tetsuya nomura. Adesso punto in Marvel e guardo molto Frank Cho!
D. Hai altre passioni oltre al disegno e al cosplay?
Rosita Amici. Gli animali, in particolare i gechi! ho una collezione intera con oggetti di ogni tipo a forma di questo adorabile sauro!Ne ho anche uno vero si chiama Vikus! inoltre ho un cane, e una tartaruga. Altre passioni sono il cucito e senza dubbio la cucina!
D. Qual è il tuo sogno nel cassetto o il tuo obiettivo nella vita?
Rosita Amici. Il mio sogno più grande è quello di diventare una grande fumettista, possibilmente conosciuta in tutto il mondo. La strada è ancora molto lunga e difficile, ma spero di farcela.
D. Se dovessi scegliere una parola che definisse il tuo carattere, quale sarebbe? E credi che ciò sia un pregio o un difetto nella tua vita?
Rosita Amici. Più di una parola. Principalmente gelosa e asociale. Mi lamento sempre del fatto che non abbia amici, ma anche io ci metto del mio. Non cerco mai nessuno!. Sono una persona alla quale piace la solitudine, e soprattutto parlare molto, molto poco. E direi che questi sono difetti che nella vita mi porto dietro!. D'altra parte sono testarda, e anche se non sembra lotto per ciò che voglio, piano piano!
© Riproduzione riservata