Intervista al cantante Ruben, dal talent Amici al primo album soul-pop

Mauxa intervista Ruben Mendes, artista soul e pop che ha pubblicato il primo album “Ruben”, con l’etichetta Universal Music. Mendes ha partecipato all’edizione 2013 di “Amici”.

D. Cosa racconti nel tuo nuovo album "Ruben"?
R. Il mio primo album rappresenta in parte il caos entusiasmante che mi ha travolto durante e dopo “Amici”, tutto quello che ero chiamato a fare e ad affrontare. 
Quindi vi si trovano canzoni pop rock, r&b melodico e ballate romantiche. Per questo associo, ironicamente, il concetto di ‘caos’ a questo disco e, in parte, anche a me stesso.

D. Nel tuo videoclip "Neve che scioglie il sale" alterni immagine oniriche e richiamo verso valori sani, in un genere raro in Italia come il soul: come mai questa scelta?
R. Quello è il mio mondo, tutta la mia vena artistica prende spunto da lì. Non dico di essere l'ennesimo a voler portare il blues in Italia, ma cerco di trovare un compromesso, una sorta di blues-pop.

D. Com'è la tua esperienza ad "Amici" e con Maria De Filippi?
R. L'esperienza ad Amici è stata fantastica, mi ha aperto nuovi orizzonti e mi ha aiutato a superare molti limiti. Maria è una donna fuori dal comune, con uno sguardo in grado di comunicare ciò che vuole dirti, e tu come per magia capisci. Straordinaria è dir poco.

D. Qual è il tuo film, attore preferito e perché?
R. Il mio attore preferito è Will Smith: ha iniziato giovanissimo e ha fatto tanta, tanta gavetta. Il suo più grande merito, e ciò che apprezzo di più in lui, è stata la sua capacità di scrollarsi di dosso quell’immagine che inizialmente aveva, quella del ‘non prendetemi troppo sul serio’, riuscendo poi a conquistare tutti. Il mio film preferito è “Rocky”, in maniera molto naturale e popolare ti racconta quanto sacrificio e forza di volontà serve per inseguire un sogno.

D. Qual è il tuo cantante e album che più ti ha influenzato e ti ricordi dove lo hai ascoltato?
R. Il mio cantante preferito è Tiziano Ferro: il suo primo album mi ha influenzato enormemente, per i suoni e il mood che usava, allora quasi sconosciuti in Italia. Duettare con lui sarebbe un vero sogno, al confine con l’utopia!”

D. Qual è il tuo prossimo progetto?
R. Realizzare un secondo album e, perché no, magari giudice in qualche talent.

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