Intervista all’attore Gabriele Geri, recitare è trasformismo e intensità

Cinema / Intervista - 10 October 2013 11:13

Gabriele Geri risponde alle domande di Mauxa per la rubrica \"Di che cultura sei?\"

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Film Zio Frank - video

Mauxa intervista Gabriele Geri, attore che è attualmente al cinema con il film “Black Star”. Geri ha lavorato anche al film \"Dietro il buio\" di Giorgio Pressburger.

D. Qual è il ruolo che interpreti nel film \"Black star\"?
R. Il mio ruolo è quello di Gabriele, uno dei principali soci e organizzatori della squadra Liberi Nantes Football Club di cui tratta il film. Gabriele è un ragazzo generoso, con le idee confuse ma molto attaccato a Gianluca, presidente della squadra e suo miglior amico, di cui ammira il coraggio temendone, al tempo stesso, l\'eccessivo lato garibaldino del suo carattere. Non a caso nel film sarà proprio Gabriele a dimostrarsi il più diplomatico nei momenti di conflitto, generando in alcuni casi veri e propri siparietti comici dovuti alla sua eccessiva disponibilità.

D. Come è stato il rapporto con il regista e gli altri attori, molti dei quali di origine non italiana?
R. Con Francesco, il regista, ci conosciamo da anni e abbiamo lavorato insieme tante volte. Nonostante si trattasse della sua opera prima sul grande schermo le modalità e il suo rapporto con me e con gli altri attori sono stati quelli di sempre ovvero di dialogo e di collaborazione con tutti.
Sul gruppo di attori ti dico questo: il set principale era un campo di calcio in terra, abbandonato nella periferia romana; abbiamo girato a luglio, per dieci ore al giorno, tutti i giorni... Immaginati che era come stare dentro una fornace. Senza contare che i tempi tra un ciak e l\'altro, come spesso avviene, erano lunghi, a volte estenuanti. A quel punto avevi due possibilità: o ti volevi molto bene o ti ammazzavi! E se ve lo sto raccontando è perché tutti hanno scelto la prima opzione.

D. Hai lavorato anche nel film \"Dietro il buio\" di Giorgio Pressburger tratto dal racconto \"Lei dunque capirà\" di Claudio Magris. Qual è stata l\'esperienza sul set?
R. Ecco, se prima, con \"Black Star\" parlavamo di commedia e di situazione estiva, l\'esperienza in \"Dietro il buio\" è stata radicalmente opposta. La location principale era quella dell\'ospedale psichiatrico di Gorizia e il clima era quello autunnale, freddo e pungente che si evince dal film e che già di per sé bastava a creare le atmosfere e la cifra stilistica di tutto il lavoro. Ripercorrere il mito di Orfeo ed Euridice nella chiave che ne dà Magris diretto da un maestro come Pressburger è stato stimolante e affascinante. Come lo è stato ricercare un\'interpretazione puramente drammatica che tenesse conto dello spaesamento di un uomo moderno che entra nel mondo dei morti alla disperata ricerca del senso di tutto.

D. Qual è il tuo film, attore e attrice preferita e perché?
R. Guarda, sarebbe più facile prevedere il futuro che rispondere a questa domanda. Sono sicuro di non essere in grado di scegliere. Posso dirti però che se prendiamo l\'ultimo periodo il film che mi ha maggiormente colpito e totalmente incantato è stato \"Holy Motors\" di Leos Carax. E sempre lì l\'interpretazione, anzi dovrei dire le molteplici interpretazioni, dell\'attore Denis Lavant sono straordinarie sia per trasformismo che per intensità.

D. Qual è la tendenza che segui, in ambito della moda oppure tecnologico?
R. Tendenze vere e proprie non saprei però essendo figlio degli anni \'80 ti dico che il mio cervello è alimentato da un Commodore 64 e il mio cuore da un Gameboy! Questo fa sì che avendo da sempre una passione viscerale e insana per i videogame sono obbligato costantemente ad aggiornarmi su qualsiasi cosa riguardi consolle o pc.

D. Qual è il tuo prossimo progetto?
R. Progetti in cantiere vari. Ultimamente ho cominciato a scrivere, insieme ad alcuni amici, una webserie, anche per sperimentarmi sia come autore che come attore su questo nuovo terreno. Se tutto va bene, potrebbe avere buone possibilità di essere realizzata, girata e interpretata a breve. Nel frattempo sto aiutando Francesco Castellani e la sua casa di produzione a distribuire nelle sale \"Black Star\" nella speranza che questo nostro piccolo-grande film possa essere visto dal maggior numero di persone possibile.

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