Lost in Space, le novità nella seconda stagione della serie tv
Tv / Approfondimenti - 13 May 2018 12:00
La prima stagione della serie ha fra i suoi temi il rapporto fra l'uomo e le AI.
Lost in Space, remake dell'omonima serie tv degli anni Sessanta, si inserisce nel contesto di un rinascimento della fantascienza televisiva e cinematografica che sta avendo luogo in questo scorcio di XXI secolo; dopo una prima stagione che ha infiammato i fan, ora è il momento di incrociare le dita e di sperare in un rinnovo che ancora non è ufficiale. Maxwell Jenkins, che interpreta Will Robinson nello show targato Netflix, ha espresso il proprio ottimismo, affermando che gli attori stanno già discutendo di come potrebbero essere sviluppati i personaggi e di cosa potrebbe accadere in futuro. Difficile dire con sicurezza come sia andata la prima stagione dal momento che Netflix non divulga i dati di ascolto; c'è solo da attendere la decisione di un eventuale rinnovo.
Lost in Space è ambientato trenta anni nel futuro e segue le vicende dei Robinson, una famiglia di pionieri spedita nello spazio profondo per colonizzare un nuovo pianeta. Nella serie degli anni Sessanta, il motivo principale che spingeva alla ricerca di nuovi mondi era la sovrappopolazione, mentre in quella del 2018 è l'arrivo di un asteroide sulla Terra che produrrà conseguenze catastrofiche. Il viaggio di John, Maureen, Judy, Penny e Will termina prima del previsto per via di un guasto alla loro nave che li costringe ad atterrare in un mondo diverso da quello programmato, più ostile e misterioso del previsto, dove si rendono conto di aver bisogno di alleati.
Ad esempio nel primo episodio il piccolo Will ritrova un androide in un bosco del misterioso pianeta e lo salva da un pericoloso incendio, adottandolo e cercando di educarlo. Uno dei temi principali della prima stagione è, appunto, il rapporto degli esseri umani con le intelligenze artificiali: laddove Will vede immediatamente una persona nel robot tanto da usare il pronome "lui", il resto della famiglia fa decisamente più fatica: il padre di Will vede in lui una minaccia, sua madre uno strumento, e il dottor Smith addirittura un'arma. Con il passare del tempo, tuttavia, le cose si aggiustano progressivamente e la famiglia Robinson adotta l'androide come uno della famiglia. Il tema delle AI è uno dei più inquietanti e affascinanti della fantascienza, nonché uno di quelli che stiamo già iniziando a vivere al giorno d'oggi grazie al progresso tecnologico.
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