C’è chi, oltre ad essere appassionato del ballo, vuole proprio farne una vera e propria professione e passare magari un po’ della sua passione e del suo sapere anche ad altri diventando maestro di danza e aprendo una propria scuola. Un sogno di molti senza dubbio, ma cosa fare per aprire una scuola di danza nel pratico? Qual è l’iter burocratico da seguire? Vediamolo insieme, dando anche un’occhiata all’aspetto fiscale della cosa. Ormai per farlo non è sempre indispensabile recarsi nello studio di un professionista ma è possibile anche richiedere una consulenza a un commercialista online.
Che cosa serve per aprire la propria scuola di ballo?
Per prima cosa, per aprire una prima scuola di ballo, bisogna essere molto preparati nell’ambito della danza e possedere una serie di attestati e riconoscimenti che provino il fatto di essere in grado di insegnare agli altri. Infatti un insegnante di ballo deve essere in grado di guidare i propri allievi nel mondo della danza, dai primi passi alle coreografie più complesse, con pazienza e professionalità.
Bisogna inoltre avere un progetto ben preciso per la propria attività, bisogna cioè programmare tutte le attività, decidere gli orari e la tipologia dei corsi che si vogliono tenere, calcolare i costi di gestione della struttura e dei corsi stessi e di conseguenza decidere il prezzo delle prestazioni e dei corsi.
In media, l’investimento necessario ad aprire una scuola di ballo è di circa 50.000 euro. A questo si devono aggiungere le spese annuali che ogni attività ha, come ad esempio il consumo di acqua, di luce e di gas e queste possono anche arrivare ai 15.000 euro. È chiaro che queste sono solo cifre indicative e che ogni caso è a sé e viene influenzato da fattori differenti.
L’iter burocratico da seguire per aprire una scuola di ballo
Innanzitutto bisogna sapere che per diventare maestro di ballo professionista e aprire la propria scuola di ballo bisogna necessariamente aprire una partita IVA per essere completamente in regola in ambito fiscale. Per farlo è opportuno rivolgersi ad esperti di consulenza fiscale come quelli di Fiscozen, che sono in grado di affiancare il cliente in tutto il processo e di consigliarlo al meglio in tutto e per tutto.
La prima cosa che bisogna decidere è se si vuole fondare una scuola di ballo sotto forma di vera e propria impresa o se si vuole creare più una specie di associazione culturale. Infatti la partita IVA è necessaria nel primo caso ma non nel secondo.
Concentrandosi sull’impresa, bisogna stabilire se si tratta di un’impresa individuale o di un’impresa a conduzione familiare. È disponibile anche la forma societaria, consigliata laddove si volesse aprire una scuola di ballo più grande e più ambiziosa.
Insomma, le cose da stabilire sono tante ed è per questo che prima di intraprendere un progetto del genere è necessario rivolgersi a degli esperti e professionisti nel campo fiscale per evitare errori e procedere in sicurezza e nel migliore dei modi.