Until Dawn Rush Of Blood, recensione speciale PS VR: l'ottovolonte della paura
Until Dawn Rush Of Blood è uno spaventoso e spettacolare viaggio in ottovolante, uno sparatutto su binari in esclusiva per il visore PS VR di Sony
Until Dawn Rush Of Blood è il videogioco sviluppato da Supermassive Games in esclusiva per il visore di realtà virtuale PlayStation VR, uno spin-off dell’avventura horror uscita sul finire dell’estate di due anni fa. Il titolo prende a pieni mani dall’immaginario di Until Dawn, trasformandolo da gioco in terza persona ad una spericolata e folle corsa su un ottovoltante. Si tramuta così il concetto dell’originale avventura incentrata sulla componete narrativa ad un veloce e frenetico sparatutto su rotaie, una giostra virtuale dove eliminare bersagli e nemici con l’uso del PlayStation Move.
La trama di Until Dawn Rush Of Blood riprende situazioni ed elementi del capitolo originale e li porta in un viaggio fisico e mentale del personaggio di Josh, basato sulle fattezze ed espressioni di Rami Malek, utilizzato per la voce originale e il motion-captare in studio. L’esperienza viene guidata dal nostro psicoanalista, il dottor Hill, una sorta di giostrai che ci introduce nel parco-giochi del nostro inconscio, dove sfogarsi su finti bersagli di legno. Le attrazioni del posto, però, ben presto si fanno più sinistre, con soggetti umani a sostituire inermi manichini, come obiettivo dei nostri proiettili virtuali.
Il gameplay di Until Dawn Rush Of Blood è uno sparatutto su binari, una rivisitazione in chiave moderna e virtuale del vecchio House of The Dead, titolo da salagiochi dove impugnare un’arma e puntare su schermo nemici e bersagli. La visuale a 360 gradi del PS VR permette un’immedesimazione e controllo totale di ciò chi ci circonda, permettendo di girarci e mirare con l’auto dei PlayStation Move, che rispondono ad ogni nostro spostamento. Il sistema di tracking e precisione replica i nostri movimenti con entrambe le mani, durante fasi shooter dove essere veloci e precisi, per poter aumentare il moltiplicatore del punteggio. Ci troviamo così a dover eliminare obiettivi e bersagli, ricaricare e puntare la torcia verso determinati punti, il tutto con l’accoppiata di visore e PS Move.
La grafica di Until Dawn Rush Of Blood cerca dei riprodurre un luna park a tema horror, una giostra virtuale dove affrontare nemici ed elementi, nel percorso distorto e malato della mente di Josh. Il risultato è soddisfacente, con stanze ed ambienti differenti e dalla diverse tinte, tra depositi abbandonati, camere con enormi bambole e pupazzi, clown sanguinati e inquietanti mattatoi. Lo sparatutto su rotaie di Supermassive si muove lungo cliché horror e scenari dell’avventura originale, un percorso fatto di jump-scare e spaventi, resi tangibili e vivi grazie alla riproduzione visiva in realtà virtuale.
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