The Visit, Shyamalan torna alle origini con un horror terrificante
Cinema / Recensione - 26 November 2015 13:00
The Visit, M. Night Shyamalan ritorna al cinema con un horror: due bambini vanno a trovare i nonni che non hanno mai conosciuto, ma una piccola vacanza in famiglia si trasforma in un vero e proprio in
The Visit film scritto e diretto da M. Night Shyamalan (Il sesto senso, The Village), prodotto in collaborazione con Jason Blum (Paranormal Activity, Insidious).
Trama. Becca è una ragazzina di quindici anni appassionata di documentari, raccoglie video dei ricordi di sua madre, che molto giovane era scappata via con un uomo contro il volere dei genitori. Da quel giorno non li ha più visti, ma Becca e suo fratello Tyler, ora vogliono conoscerli e scoprire di più sul passato della madre. Così i due partono per andare dai nonni, con due telecamere per girare il loro documentario, e una volta arrivati trovano due anziani molto accoglienti e gentili. Ma ben presto i due iniziano ad avere dei comportamenti davvero strani ed inquietanti, trasformando la vacanza in un incubo.
Recensione. Quando sentiamo il nome di Shyamalan la prima cosa che ci viene in mente è quella sensazione di paura e tensione provati guardando “Il sesto senso”. Da quella pellicola non era più riuscito a trasmettere emozioni parimenti forti, riuscendo solo ad avvicinarsi con titoli come “The Village” e “Signs". Dopo più di quindici anni il regista indiano decide di tornare alle origini, ad un horror a basso budget che riesca a stimolare lo spettatore nelle sue più profonde paure: e ce l’ha fatta. The Visit è un film davvero inquietante, capace di creare suspense non solo grazie a momenti scioccanti o colpi di scena, ma lavorando in maniera logorante tra istanti di tranquillità e altri di indecifrabile tensione: si veda per esempio la scena in cui la nonna in cucina con la nipote le chiede improvvisamente di entrare nel forno per pulirlo, attivando nella mente dello spettatore ricordi fiabeschi della propria infanzia. L’idea inoltre di usare il found footage (ovvero la tecnica per la quale sono i protagonisti stessi a riprendere la scena, come The Blair Witch Project o Paranormal Activity), permette uno sguardo ancora più ravvicinato alla vicenda, aumentandone anche il grado di verosimiglianza. Questa tipologia di ripresa è stata parecchio inflazionata negli ultimi anni, eppure Shyamalan, dando in mano ai due protagonisti una telecamera ciascuno, è riuscito ad ottenere uno pseudo-documentario con due stili differenti, che li distingueva nettamente. Tutto questo, unitamente alla buona caratterizzazione dei personaggi, ad un uso sapiente e raffinato dell’ironia, rende il film una vera e propria sorpresa, di per certo uno dei migliori horror dell’anno (se non il migliore).
Cast. Olivia DeJonge (The Sisterhood of Night) e Ed Oxenbould (Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare) interpretano i due poveri fratelli, mentre Deanna Dunagan (nota in America soprattutto per aver interpretato Violet nel dramma teatrale “Agosto, foto di famiglia”) e Peter McRobbie (Lincoln) sono i due terribili nonni. A Kathryn Hahn (Tomorrowland - Il mondo di domani ) spetta invece il ruolo della madre.
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