Storie Pazzesche recensione film, Pedro Almodóvar produce un noir esilarante a episodi

Cinema / Recensione - 11 December 2014 13:00

Storie Pazzesche, Damián Szifron dirige un film stravagante e pieno di irriverenza con protagonisti Ricardo Darín, Oscar Martinez, Leonardo Sbaraglia, Darío Grandinetti, Ér

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Film Non violentate Jennifer - I Spit on Your Grave - video

Storie Pazzesche film scritto e diretto da Damián Szifron, prodotto da Pedro Almodóvar. Presentato a Cannes 2014, pellicola d’apertura alla XXIV edizione del Courmayeur Noir in Festival.

Storie Pazzesche trama, giorni di ordinaria follia. Sono sei le vicende raccontate in questa pellicola: un affermato ingegnere esperto in demolizioni attraversa un periodo sfortunato, la macchina gli viene continuamente rimossa dal carro attrezzi, la moglie lo vuole lasciare e perde il posto di lavoro; due cameriere di una tavola calda hanno a che fare con uomo scortese e dal passato losco; in un aereo prende vita una vicenda enigmatica che gira intorno ad un misterioso individuo; una sposa è sconvolta dal tradimento del marito proprio durante la festa del matrimonio; un miliardario conduce un’estenuante trattativa per evitare un dramma famigliare; un’uomo per strada si ritrova intrappolato nella propria auto e alla mercé di un violento. Tutte queste persone sono costrette a far fronte a momenti di pressione e ingiustizia, finché alla fine esplodono e perdono il controllo.

Storie Pazzesche recensione. Pedro Almodóvar produce un noir-comico a dir poco stravagante, con atmosfere molto simili a quelle dei suoi primi capolavori. Le vicende sviluppate nel film hanno tutte un elemento in comune: i protagonisti oltrepassano il confine tra civiltà e istinto animalesco, abbandonandosi ad azioni incredibili. Non c’è niente di veritiero in questo film, e questo non viene nascosto, ma le persone rappresentate si comportano esattamente come chiunque di noi, nel proprio subconscio, vorrebbe fare di fronte ad un tradimento o ad un impiegato di posta scostante. Perdere il controllo affascina, per questo è normale provare un po’ di simpatia verso chi per una volta si ribella, chi riesce a dare libero sfogo alle proprie frustrazioni. E in questa pellicola il Michael Douglas di “Un giorno di ordinaria follia” si moltiplica e diventa l’eroe di tutti gli episodi: l’uomo o donna che sia rompe le catene che lo tenevano saldo alle buone maniere e alle convenzioni. Questo film vuole essere - in un certo senso - una scossa per tutti coloro che quando arrivano a momento di rottura si deprimono e si chiudono in se stessi: Damián Szifron dice “no” a tutto questo. Così ottiene un film molto divertente, ironico in maniera sagace ed intelligente a proposito delle problematiche moderne; rompe le tradizioni e i compromessi che siamo costretti ad accettare e, con un po’ di sangue ed esplosioni, tira fuori il lato barbaro insito in noi.

Storie Pazzesche cast. Ricardo Darín (Il segreto dei suoi occhi) è l’ingegnere sfortunato, Oscar Martinez (El nido vacío) interpreta il miliardario in trattativa, Leonardo Sbaraglia (Red Lights) è il povero automobilista, Darío Grandinetti (Parla con lei) è coinvolto nella vicenda dell’aereo, Érica Rivas (Segreti di famiglia) impersona la sposa sconvolta, mentre Julieta Zylberberg (La niña santa) e Rita Cortese (Brother and sister) sono le due cameriere.

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