Run All Night recensione film, fuga lunga come una notte per Liam Neeson

Cinema / Recensione - 30 April 2015 08:00

Run All Night, Jaume Collet-Serra dirige un thriller ad alta tensione, un Liam Neeson in fuga lotta contro i fantasmi del passato e un presente degradato, per salvare il figlio e la propria anima.

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Film 12 Strong

Run All Night - Una notte per sopravvivere film diretto da Jaume Collet-Serra (che annovera la direzione di un cult dell’horror come “La maschera di cera”, e precedenti collaborazioni con Neeson in “Unknown - Senza identità” e “Non-stop") e scritto da Brad Ingelsby (già co-sceneggiatore de “Il fuoco della vendetta” con Christian Bale).

Run All Night trama. Jimmy Conlon, un tempo conosciuto come Il Becchino, è un ex-scagnozzo del boss e grande amico Shawn Maguire, ora però è ridotto a condizioni pietose: beve dalla mattina alla sera schernito dai vecchi colleghi, chiede soldi in continuo al figlio di Shawn, ma soprattutto è perseguitato dal ricordo di tutte le persone che ha dovuto uccidere. Un giorno suo figlio Mike, con il quale non ha più rapporti da tempo, assiste ad un’esecuzione in piena regola ed entra nella lista nera del boss. Il vecchio Conlon deve decidere da che parte stare, e ci mette poco a scegliere di schierarsi col figlio ritrovato, anche a costo di compromettere quel poco di sicuro che gli era rimasto nella vita. Parte così una caccia feroce ai due uomini, braccati anche dalla polizia (corrotta) e da un detective onesto che bracca Jimmy da diversi anni. Tutto si svolgerà in una notte, con poche ore per sopravvivere e redimere i peccati commessi. 

Run All Night recensione. Questa pellicola ci conferma quella che oramai era diventata pressoché una certezza: Liam Neeson ci sa fare con i thriller. Il suo curriculum infatti può annoverare - negli ultimi anni - la presenza di una quantità incredibile di film d’azione, a partire dalla trilogia di “Taken”, ma anche “The Grey”, “La preda perfetta” e i precedenti titoli girati con lo stesso Collet-Serra, “Non-stop” e “Unknown - Senza identità”. Qualcuno storcerà il naso ricordando la candidatura all’Oscar di Neeson nel 1994 per “Schindler's list” e la potenza drammatica della sua interpretazione; ma non bisogna necessariamente collegare al termine “thriller” un’accezione completamente negativa. Per quanto il genere sia utilizzato eminentemente per assecondare i gusti di un pubblico poco esigente dal punto di vista narrativo, ciò non significa che il film possa comunque essere in grado di veicolare emozioni forti e innescare qualche analogia (se pur sopra le righe) con la quotidianità. Così in Run All Night il rapporto incrinato tra genitore e figlio diventa il vero motore della pellicola, la ricerca del perdono è più importante della vita stessa per Conlon, oppresso da sempre per i sensi di colpa. Così cresce il pathos, le colpe dei padri ricadono anche sui malvagi, e così lo scontro tra boss e scagnozzo diventa una zuffa tra vecchi cani feriti, uomini che hanno perso tutto già da tempo, uniti dalla consapevolezza che la loro sarà una lotta letale per entrambi, perché così vogliono. 

Run All Night cast. Liam Neeson (Non-stop, Unknown - Senza identità) interpreta il vecchio Jimmy Conlon, mentre Joel Kinnaman (Child 44) impersona Mike. Ed Harris (The Truman Show, Snowpiercer) è il temibile boss Shawn Maguire, affiancato da Boyd Holbrook (La preda perfetta) nel ruolo del figlio. Infine Vincent D’Onofrio (The Judge, Full Metal Jacket) veste i panni del detective Harding, uomo onesto che da anni spera di beccare Jimmy in fallo.

© Riproduzione riservata



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