Recensione Molly Monster, il film di animazione a misura d'infanzia
Cinema / Recensione - 28 March 2018 09:50
Molly Monster, dalla serie televisiva al grande schermo: nelle sale dal 29 marzo.
Dopo il successo televisivo, Molly Monster arriva anche al cinema. Diretta da Ted Sieger, Michael Ekblad e Matthias Bruhn, la pellicola di animazione è una co-produzione svizzera, tedesca e svedese.
La piccola Molly è felice, in casa arriverà presto un fratellino o una sorellina. I suoi genitori si stanno preparando a raggiungere L'isola delle uova, dove sono nati tutte le creature di Mostrolandia. Molly ha anche confezionato un berretto di lana per il nascituro e conta di accompagnare i genitori in partenza. Invece, non potrà farlo perchè è ancora troppo piccola. Resterà, a malincuore, a casa con gli adorabili (e pasticcioni) zii, Alfredo e Santiago.
Intanto
il suo amico a molla Edison teme il peggio: con l'arrivo del nuovo
mostricciatolo, Molly non giocherà più con lui.
Al
momento della partenza, il padre dimentica il berretto. Così, Molly,
insieme a Edison, decide di raggiungere l'Isola delle uova che,
scopriranno, si trova “oltre le colline deserte e solitarie”. Il
viaggio sarà più lungo del previsto e gli incontri, altrettante
prime volte istruttive.
Alla fine, Molly sarà una entusiasta
sorella maggiore. Ma, soprattutto, Edison capirà che i suoi timori
poggiavano su premesse completamente sbagliate.
Molly Monster è un delizioso film di animazione per bambini. I disegni sono incantevoli, ricchi di dettagli e trovate divertenti. Il film funziona grazie alla dimensione squisitamente creativa di questa favola a misura d'infanzia. Monstrolandia è un luogo fantastico dove si viaggia con mezzi ingegnosi supportati da una tecnologia spassosa.
Molly Monster parla della caratteristica paura dei primogeniti di essere meno amati, quando l'avvento di una nuova cicogna si annuncia in arrivo. Il film insegna l'importanza dell'unione famigliare grazie al dialogo. E dell'importanza dell'amicizia. Con il bagaglio di questa fondamentale conoscenza acquisita, la curiosità di scoprire il mondo diventa un equilibrato momento di crescita.
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