Recensione libro Fedeltà di Marco Missiroli
Daily / Recensione - 22 February 2019 14:00
In libreria dal 12 febbraio per Einaudi.
Dopo il bestseller Atti osceni in luogo privato, Marco Missiroli torna in libreria con il nuovo romanzo, Fedeltà. I protagonisti sono Margherita e Carlo, marito e moglie. Lei ha una laurea in architettura, ma lavora con successo come agente immobiliare. Lui, una solida situazione economica grazie alla professione del padre, ma una frustrata patente di precario: “Laurea in lettere moderne, un’occupazione da copywriter, strategic planner, docente part-time in un master di Tecniche della narrazione, redattore per una casa editrice turistica”.
Il “malinteso” innesca una dinamica spiroidale nella vita di coppia. Se Carlo è attratto dalla giovinezza della studentessa Sofia, Margherita finisce per desiderare Andrea, il suo fisioterapista. La coppia si sdoppia lungo una narrazione capace di pedinare la fluidità dei desideri dei personaggi coinvolti. Curiosamente, gli stereotipi si ribaltano: le donne conquistano con senso pratico, gli uomini annaspano nelle retrovie dei sentimenti.
C'è tanta Milano nel nuovo libro di Missiroli, ma naturalmente anche la sua Rimini. Sofia, infatti, la giovane studentessa, con il sogno della scrittura nel cassetto, è romagnola. In fuga da un amore proibito e da un talento probabilmente ingombrante, Sofia ritrova parziale conforto guardando dal finestrino del treno: “Dopo Imola cambiava il gusto dei campi, piú dolci, le coltivazioni si frastagliavano e avevano una cadenza diversa, quasi a fondersi, come se la gente volesse stare vicina mentre seminava o si dava al raccolto. Poi il Frecciabianca passò sopra il molo di Rimini e lei trattenne il fiato, tornare era comunque difficile".
Fedeltà
si legge come un romanzo cinematografico. Non ci sono divisioni in
capitoli, ma vissuti che di staffetta in staffetta confluiscono nello
stesso fiume. Figlie che perdono le proprie madri, padri che
invecchiano: identità costantemente in bilico, da un fermo immagine
all'altro, tra memoria e divenire.
“E se tradire fosse stato il
modo per rimanere fedele a Margherita?”, si chiede Carlo.
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