Recensione horror Polaroid di Lars Klevberg
Cinema / Recensione - 04 June 2019 08:00
In sala dal 6 giugno, distribuito da Notorious Pictures.
Polaroid è un horror diretto dal norvegese Lars Klevberg. Lo vedremo prossimamente anche dietro la macchina da presa di La bambola assassina, remake re-interpretato del cult datato 1988. Polaroid è già stato un cortometraggio a firma di Klevberg.
Nel 2015 Dimension Films, appendice produttiva prima degli Studios di Walt Disney e successivamente della Weinstein Company, si interessa al progetto. A Blair Butler viene affidato lo scirpt, mentre a Klevberg rimane la regia.
Polaroid trama
L'horror
sovrannaturale ha una premessa di apertura accattivante. Il set poi
si sposta ai giorni nostri, in una cittadina del Canada. In realtà,
Polaroid racconta una storia già vista, ma rimane fruibile per il
target dei giovani a cui, peraltro, è esplicitamente rivolto.
Bird
(Kathryn Prescott) è una studentessa che lavora part time in
un negozio di antiquariato. Ha il collo che porta i segni di un
tragico incidente, in cui ha perso il padre, e che nasconde sotto una
sciarpa da cui non si separa mai. Il suo collega coetaneo cerca di
fare colpo su Bird con un repertorio di interesse, sbucato fuori da
un garage all'asta,
Polaroid SX-70 maledetta, cast sui generis
Si tratta di una Polaroid SX-70. Bird non ama essere fotografata, ma ama la fotografia. Scopriamo presto come la Polaroid sia maledetta. L'ombra di un entità malvagia appare e si proietta di istantanea in istantanea. Il protagonista immortalato è la vittima designata di un carnefice che ha trovato il modo di perpetrare le sue perversioni anche da morto.
Polaroid verte su una trama, non originale, ma ben eseguita. Il cast può contare su due icone sui generis come Mitch Pileggi (X-Files) e Grace Zabriskie (La bambola assassina 2). Le premesse per un buon horror da guardare sul grande schermo ci sono tutte.
Nel cast anche: Tyler Young, Samantha Logan, Davi Santos, Katie Stevens, Keenan Tracy.
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