Recensione Foxcatcher, Steve Carell strepitoso in una drammatica storia vera

Cinema / Recensione - 11 March 2015 08:00

Foxcatcher, il vincitore del premio per la miglior regia a Cannes, Bennett Miller, racconta la storia vera che coinvolse le medaglie olimpiche nella lotta libera Dave e Mark Schultz e il miliardario J

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Foxcatcher è il nuovo film diretto da Bennett Miller (L’arte di vincere). È distribuito da Bim Distribuzione ed esce nei cinema italiani giovedì 12 marzo.

Foxcatcher trama, è il 1987 e Mark Schultz è un lottatore che ha vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi di Los Angeles 1984. Un giorno riceve la telefonata di John Du Pont, un coach miliardario che lo invita a trasferirsi nella sua tenuta per allenarsi in vista dei mondiali e delle prossime olimpiadi. Mark accetta anche per togliersi dall’ombra del fratello maggiore Dave, anch’egli medaglia d’oro olimpica e uomo che ha cresciuto Mark. Inizia così un rapporto molto forte tra i due con Mark che vede in John una figura paterna. Ma ad un certo punto la situazione si incrinerà del tutto e nemmeno l’arrivo di Dave alla tenuta du Pont potrà risolvere la situazione. 

Foxcatcher recensione, davvero un grande film quello diretto da Bennett Miller. La vicenda è realmente accaduta e questo dà un’ulteriore forza al film. Tutto è perfetto: dalla sceneggiatura alla regia, dalla recitazione al pathos. All’interno della pellicola coesistono due generi: quello “sportivo” e il dramma, sapientemente orchestrati da Miller.

Foxcatcher cast di altissimo livello. Partiamo da John Du Pont/Steve Carell (Anchorman), che libero dai ruoli comici a cui ci ha abituato nella sua carriera, sforna una prestazione che gli è valsa la nomination all’Oscar come miglior attore  protagonista. Dietro a un naso finto molto importante è quasi impossibile riconoscere l’interprete di molti film demenziali. Di alto livello anche le prove di Mark Ruffallo (The Avengers) e di Channing Tatum (Magic Mike) nei panni di Dave e Mark Shultz.

Bennett Miller grazie a questo film ha vinto il premio per la miglior regia al Festival di Cannes. Il regista ripete due operazioni che aveva già fatto in “L’Arte di vincere”. La prima è quella di prendere una vicenda realmente accaduta nel mondo dello sport (due anni fa il baseball, oggi il wrestling) anche se qui la tematica sportiva non è principale come nel film con protagonista Brad Pitt. La seconda, ancor più interessante e innovativa è quella di affidare a un attore principalmente dedito alla commedia e affidargli un ruolo drammatico (Jonah Hill e Steve Carrell). La sua regia in Foxcatcher è molto intima, la macchina da presa è molto vicina ai protagonisti non solo nelle scene di lotta ma anche nei momenti più personali.

Foxcatcher è un film imperdibile. Una storia molto potente, appassionante, raccontata benissimo da un grande regista e che vanta un cast di altissimo livello. A testimonianza ci sono le cinque nomination agli Oscar come miglior attore protagonista (Steve Carell), miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior trucco e miglior attore non protagonista (Mark Ruffalo).

© Riproduzione riservata



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