Recensione film The Rule of Jenny Pen, una discesa claustrofobica nell'horror psicologico
Cinema / Recensione - 17 March 2025 14:30
Scopri la recensione di The Rule of Jenny Pen, il thriller con Geoffrey Rush, John Lithgow. Trama, cast

The Rule of Jenny Pen (2024) di James Ashcroft è un'agghiacciante esplorazione del potere, della vulnerabilità e della manipolazione psicologica. Il film neozelandese, diretto da James Ashcroft, trae ispirazione dal racconto di Owen Marshall. Stefan Mortensen (Geoffrey Rush), un tempo un giudice influente, viene costretto a entrare nella casa di cura Royal Pine Mews dopo essere stato colpito da un ictus. Quello che dovrebbe essere un soggiorno temporaneo si trasforma in un incubo a causa di Dave Crealy (John Lithgow), un paziente che esercita il controllo attraverso giochi mentali e il suo inquietante pupazzo, Jenny Pen. Con il personale indifferente della casa di cura che ignora le sue suppliche, Stefan e il suo compagno di stanza Tony (George Henare) devono affrontare le loro paure più profonde.
La casa di cura sembra più un purgatorio in decadenza che un luogo di riabilitazione. I corridoi scarsamente illuminati, le palette di colori tenui e i primi piani stretti contribuiscono ad accentuare l'ineluttabile terrore di Stefan. Le inquadrature prolungate amplificano il disagio, mentre luci e ombre tremolanti rendono la presenza di Jenny Pen ancora più inquietante.
Le interpretazioni potenti elevano la trama.
Geoffrey Rush interpreta magistralmente la discesa di Stefan nella paura, utilizzando tremori sottili e movimenti affannosi per esaltare la vulnerabilità del suo personaggio. Il Crealy di John Lithgow è imprevedibile in maniera inquietante, in bilico tra fascino contorto e minaccia. Il Tony di George Henare offre un contrappunto di calore in contrasto con il tono cupo del film. Il resto del cast contribuisce in modo efficace a creare l'atmosfera opprimente.
Il film presenta spesso un ritmo irregolare. L'approccio a fuoco lento del film è incisivo nella prima metà, ma poi perde di verve. Crealy è inquietante, ma le sue motivazioni vaghe ne indeboliscono l'impatto. Alcuni elementi dell'horror si appoggiano a tropi di genere abusati, come le sequenze di sogni e le percezioni inaffidabili.
Un film da vedere?
The Rule of Jenny Pen si basa sul terrore psicologico piuttosto che sugli spaventi improvvisi. Pur essendo imperfetto, le sue interpretazioni e l'atmosfera inquietante lo rendono un film avvincente. I fan dell'horror che apprezzano la lenta tensione lo troveranno interessante, ma chi cerca un thriller dalla trama serrata potrebbe desiderare di più.
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