Recensione film Sei nell’anima, uno sguardo patinato su Gianna Nannini
Sei nell’anima è il film biografico in uscita in streaming

Da bambina Gianna Nannini (Letizia Toni) ricatta il padre per studiare canto: così non rivelerà che lui ha una storia con un’altra donna. Da adolescente si trasferisce a Milano, ma non accetta le imposizioni dei discografici che vorrebbero delle mise femminili, così come le canzoni rosee. Gianna ha un carattere più aspro, e il suo rock non può essere racchiuso in cliché.
Passa poi la scoperta dell’amore, che non è solo verso gli uomini. La sua musica esordisce con il singolo America, in cui il verso “fammi l’amore” è uno spaccato dell’idea di libertà dell’artista. Quando mostra ai genitori la copertina del nuovo album, con la Statua della Libertà che stringe un vibratore, e il padre Danilo Nannini (Maurizio Lombardi) - imprenditore - dissente, poiché non vuole che il suo cognome sia accostato a quell’immagine. “È proprio per quelli come te che l’ho fatta questa copertina”, risponde.
“Siamo noi la California /siamo noi la libertà” canta Gianna nelle successive canzoni. Ma non sa gestire i rapporti sentimentali, come quello con Carla Accardi (Selene Caramazza), che allontana dopo averla vista baciarsi con un’altra donna. “La sofferenza è facoltativa" ironizza Gianna. Aspro è anche il rapporto con la manager Mara Maionchi (Andrea Delogu) che la incita a seguire il suo istinto.
Sei nell’anima, la trama didascalica del film
Il film diretto da Cinzia TH Torrini - che ha diretto di recente le serie Pezzi unici e Sorelle - risente dell’influenza televisiva, che propone scene didascaliche, tese solo a informare e non a creare empatia. Se non fosse per la vicenda tormentata di Gianna Nannini, che poi diventa dipendente dalla cocaina, e che affronta la riabilitazione, il film non svetterebbe rispetto alle miniserie tv agiografiche. Il prodotto in sé, affronta una tematica che, infatti, nella tv generalista non potrebbe essere trasmesso, perché la sovversione insita nella protagonista male si adatterebbe alla patina della prima serata.
Schede
Tesa è l'interpretazione di Letizia Toni, che apporta il giusto carisma alla protagonista: Gianna non appare mai dubbiosa del suo percorso, e la verve pare spesso uno scudo che si frantuma quando torna dal padre, ormai malato. Ma lo sguardo caparbio dell'interprete non riesce a sovrastare una narrazione troppo esplicativa, che non ha il potere metaforico dei versi della canzone Sei nell’anima.
Il film è in streaming su Netflix.
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