Recensione film Non così vicino - A Man Called Otto

Una commedia drammatica che riavvolge il nastro di una vita come tante ma che, vista in profondità, sembra lontana, o comunque non così vicina. Non così vicino, il titolo del film del regista svizzero Marc Forster (Stay, World War Z) si annoda in un percorso intimo e vero, reale, che propone continui salti nel tempo rispetto al presente della narrazione. Una formula che coinvolge lo spettatore e lo porta per mano lungo il tortuoso cammino di Otto Andersen (Tom Hanks), un vedovo di sessantatré anni che, alla morte della moglie, decide di farla finita. Da lì inizia tutta una serie d’incidenti, ripensamenti e opportunità che conducono lo spettatore a riflettere su quanto complessa sia la propria vita, e su quante opportunità invece ci siano dietro a ogni situazione.

La trama del film Non così vicino

Il film è incentrato sulla vita di Otto Anderson, vedovo 63enne che vive nella periferia di Pittsburgh, in Pennsylvania. Qui risiede dopo che ha perso la moglie Sonya (Rachel Keller): un trauma per lui insormontabile, a tal punto da organizzare il suo suicidio tramite impiccagione. E proprio mentre è sul punto di portare a termine il suo macabro piano, ecco che sulla scena irrompono i suoi nuovi vicini di casa, ossia Marisol (Mariana Treviño), Tommy (Manuel Garcia-Rulfo) e le loro due figlie, Abby (Alessandra Perez) e Luna (Christiana Montoya). A quel punto Otto inizia a rivivere una serie di flashback. Come quando incontra proprio Sonya, la sua futura moglie, su un treno. Non sarà l’unico viaggio nel tempo del protagonista: in un’altra occasione, Otto è a cena con Sonya e le confessa che non si è arruolato nell'esercito a causa delle sue problematiche cardiache. In un secondo tentativo di suicidio, ecco irrompere Marisol, la quale chiede a Otto di accompagnare in ospedale suo marito, caduto a terra e ora con una gamba rotta. 

La trama poi si avviluppa in una serie di situazioni che Otto vive insieme a Marisol, ma che in realtà coinvolgono anche il grande convitato di pietra del film, ossia Sonya. Dopo essere diventato protagonista involontario di un video diventato virale - per aver salvato un uomo che rischiava di essere investito sui binari - ecco che Otto inizia a frequentare, insieme a Marisol, dei luoghi che era solito vivere con sua moglie. Come nel caso della pasticceria che la coppia frequentava ogni fine settimana. Poi si entra nella fase decisiva del film: Otto ha un malore e viene trasportato in ospedale. Intanto, Marisol dà alla luce un bambino. Sono i due episodi chiave: Otto si lega sempre di più alla numerosa famiglia dei vicini di casa. Il finale è agrodolce: amaro perché rilancia il tema della solitudine, tenere perché sottolinea l’importanza delle relazioni umane, anche quelle considerate più lontane e non così vicine.

La regia del film Non così vicino

Marc Forster, nato in Svizzera il 30 novembre 1969, è noto per aver diretto diversi lungometraggi di successo, tra cui Monster's Ball, Finding Neverland, Stranger than Fiction, Quantum of Solace, World War Z e Christopher Robin. Forster ha diretto anche diversi spot televisivi ed è stato candidato ai BAFTA, ai Golden Globe e agli Independent Spirit Award. Con “Non così vicino” riesce a tenere a galla il complicato tema delle relazioni umane, intessendo una trama profonda ma allo stesso tempo lucida, sfruttando a pieno il peso specifico di Tom Hanks, perfetto nel ruolo. Un film che fa riflettere e pone domande a tutti.

Il cast del film Non così vicino

Stella del film è Tom Hanks, accompagnato da Mariana Treviño, Rachel Keller (Legion e Fargo), Manuel Garcia-Rulfo (I magnifici sette), Truman Hanks e Mike Birbiglia (Billions).

Non così vicino: la data di uscita al cinema

A Man Called Otto – tratto dal romanzo L'uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman e già adattato nel film Mr. Ove – ha avuto un’uscita limitata il 30 dicembre 2022, prima di essere distribuito in maniera ampia negli Stati Uniti il 13 gennaio 2023. In Italia esce il 16 febbraio 2023.