Recensione film A Beautiful Day, il ruolo di Joaquin Phoenix
In sala il film premiato a Cannes.
A
Beautiful Day - You Were Never Really Here è il thriller della
regista scozzese Lynne Ramsay che, allo scorso Festival di Cannes, è
stato premiato per la Miglior sceneggiatura.
Anche il protagonista
Joaquin Phoenix si è guadagnato la Palma d'Oro per la performance.
L'attore ha abituato il pubblico a personaggi sopra le righe, in
questo film è uno speciale killer a pagamento.
Ex militare ed ex agente dell'FBI, Joe è ingaggiato per giustiziare gli aguzzini di minorenni abusate. In azione, è una macchina da guerra: poche martellate precise e letali finiscono il pervertito di turno. Nel privato, invece, Joe soffre di un importante disturbo da stress post-traumatico. Lo perseguitano le scene delle esecuzioni di innocenti, a cui ha assistito impotente. La sua “dorata” infanzia completa il quadro di una personalità borderline.
Schede
Fisico appesantito, la barba e i capelli incolti, lo sguardo stranito sotto l'effetto di psicofarmaci, Joe si prende cura dell'anziana madre (Judith Roberts). Insieme vivono in un sobborgo di Brooklyn. La trama si assesta quando Joe è incaricato di trovare la figlia del senatore Votto (Alex Manette). Nina (Ekaterina Samsonov) è prigioniera di un bordello esclusivo, frequentato da personaggi talmente importanti, da poter agire indisturbati al di sopra della legge. Joe porta a termine la sua missione con successo. Tuttavia, l'intera vicenda prende una piega inaspettata quando i notiziari danno la notizia del suicidio di Votto e la bambina viene rapita da poliziotti corrotti. Al soldo di chi e perchè?
A Beautiful Day racconta una società malata e perversa. Scoperchia il vaso di Pandora, lungo un ritratto di New York ben lontano dal mito cinematografico di una metropoli a portata di sogni. Non a caso, la scelta delle location e certi richiami del plot hanno fatto venire in mente al cult Taxi Driver.
Lunne Ramsay ha voluto portare sul grande schermo l'omonimo libro di Jonathan Ames. Sua è la regia e l'adattamento del romanzo. Se avete visto l'ottimo … E ora parliamo di Kevin, ritroverete elementi famigliari in questo thriller: i riferimenti pittorici, l'umorismo pulp-tarantiniano, un'accennata fascinazione splatter. Tutti ingredienti in funzione di un'opera originale intesi a scuotere l'assuefazione all'orrore.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti
Recensione film Gli anni del Prog
Un documentario dedicato al rock progressivo degli anni Settanta, un genere fondamentale per la storia della musica ital
Recensione film Zootropolis 2: il sequel della Disney Animation supera i confini visivi
Dimostrando che il primo film non era un caso isolato, la Disney si lancia in una seconda divertente avventura
Recensione film Hamnet: Metamorfosi nella vita di Shakespeare, con Paul Mescal e Jessie Buckley
Essere o non essere: la regista Chloé Zhao risponde sì con la storia che ha ispirato il capolavoro di Shakespeare Amlet
Libro Tailored Realities
la nuova raccolta di racconti di Brandon Sanderson sospesa tra fantasy e fantascienza
Recensione serie tv thriller Il cuculo di cristallo dal bestseller di Javier Castillo
Disponibile su Netflix
Recensione Now You See Me: Now You Don't: il film fatica a incantare il pubblico
L'ultima fase dei magici anticonformisti si basa su banali trucchi di magia per tirare fuori il coniglio dal cilindro
Recensione k-drama Non stare a guardare con Jeon So-nee e Lee You-mi dal romanzo di Hideo Okuda
Disponibile su Netflix
Recensione Film The Running Man, dal romanzo di Stephen King al grande schermo
In uscita anche in Italia, l'atteso remake del cult anni '80 con Schwarzenegger
