Noah film, recensione: Russell Crowe in una trama sublime e morale
Noah è il film dalla trama biblica con Russel Crowe e Jennifer Connelly. La spettacolarità torna in un film morale: la recensione

Noah è il film di Darren Aronofsky con
Trama. Noah da ragazzo ha assistito all’assassinio del padre, Lamec da parte del re Tubal-Cain, che voleva impadronirsi della sua terra. Anni dopo troviamo Noah vivere con la moglie Naameh e i figli Sem, Cam e Jafet: dopo un sogno rivelatore visita il nonno Matusalemme, imbattendosi lungo la strada in un gruppo di persone uccise di recente e salvando la sopravvissuta Ila. Noah è inseguito dagli uomini di Tubal-Cain, e trova rifugio con gli angeli caduti il cui scopo è aiutare gli esseri umani banditi dal Giardino dell'Eden. Gli esseri umani tentarono di schiavizzare e uccidere gli angeli, i quali furono aiutati da Matusalemme. Noah intanto riceve un seme dal nonno, lo pianta e un'intera foresta cresce in pochi secondi. Noah annuncia che tutto il legno sarà utilizzato per costruire un'arca: trascorsi otto anni la nave è pronta, gli animali si spostano nei vani. Matusalemme sceglie di morire nel diluvio e non sale nell’arca, mentre la giovane Ila guarisce dalla sterilità e rimane incinta di Sem. Se il figlio sarà femmina dovrà essere sacrificato, e Noè chiede consiglio del Creatore sul da farsi ma non trova risposta. La giovane partorisce due gemelli e Noè decide di risparmiarli, mentre l’arca procede nel diluvio.
Recensione. Il film Noah ripercorre il plot semplice della vicenda biblica. Le polemiche sulla veridicità di alcuni momenti paiono inutili, tanto è semplice il racconto dell'antico testamento da lasciare poco spazio ad interpretazioni religiose. Il Dio della Bibbia è vendicativo, punisce in maniera imparziale uomini ed animali disobbedienti, Noè è il suo prescelto per essere lo strumento di tale rivalsa e si chiede se sia giusto o meno seguire i suoi dettami. Infatti al suo dubbio di sacrificare i figli di Sem il Creatore non risponde, lasciando a Noè il giusto arbitrio. E alla fine lui non si connota come disobbediente, avendo avuto capacità di decisione.
Darren Aronofsky. Il dubbio più presente nel film Noah è invece quello del regista Darren Aronofsky, che dopo “Il cigno nero” (2010) continua a presentare personaggi afflitti dalle proprie ambizioni: lì era la ballerina Nina Sayers che tentava di interpretare in maniera perfettta “Il lago dei cigni” tanto da morirne, qui un uomo in balìa di un potere superiore a lui. Ma stavolta grazie al budget di centotrenta milioni di dollari della Paramount Pictures quesiti dilemmi sono materializzati da effetti speciali che rendono le avversità naturali tangibili come non mai. E questo aspetto visivo incrementa di molto la spettacolarità del film, rendendolo uno dei più sublimi degli ultimi anni. Se a ciò si aggiunge l'interpretazione istrionica di Russell Crowe, Noah è certamente il film che meglio unisce il senso d'intrattenimento del cinema classico con i dilemmi morali della cinematografia degli anni duemila.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Mostra del cinema di Venezia: recensione Marc by Sofia
Di Sofia Coppola con Marc Jacobs

Mostra del cinema di Venezia: recensione film The Souffleur
Con protagonista Willem Dafoe

Mostra del Cinema di Venezia 2025, recensione film L’Étranger
Scopri L’Étranger, il film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Mostra del Cinema di Venezia 2025, recensione film A House of Dynamite
Scopri A House of Dynamite, il film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Recensione serie tv Netflix Due Tombe con Alvaro Morte nel ruolo di villain
Disponibile su Netflix

Mostra del cinema di Venezia, recensione Father Mother Sister Brother
In concorso a Venezia 82, per la regia di Jim Jarmusch

Mostra del cinema di Venezia: recensione film The Smashing machine
Con protagonisti Dwayne Johnson, Emily Blunt

Mostra del cinema di Venezia: recensione film Late Fame
Con protagonisti Willem Defoe e Greta Lee