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Mostra del cinema di Venezia, recensione film Un cabo suelto

Scopri Un cabo suelto, il film fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Mostra del cinema di Venezia, recensione film Un cabo suelto

Un Cabo suelto, con Sergio Prina, Pilar Gamboa

La vita di Santiago - un poliziotto argentino in fuga dai colleghi - pare comica come il suo carattere. Per non essere trovato, si nasconde in un negozio, e pare addirittura flirtare con la commessa. Sale in auto con un avvocato che gli fa attraversare il confine con l'Uruguay. Incappa in escamotage per guadagnare, chiede lavoro in un caseificio. Il confine tra le due nazioni è anche quello tra commedia e dramma, che Santiago non riesce a discernere.

Pur procedendo in maniera esile, senza veri approfondimenti del personaggio, Un cabo suelto ci getta nell'ambizione del cambiamento, che però lo stesso Santiago non riesce a controllare. In cerca di rifugio, senza soldi né riparo, ma con  gentilezza e arguzia, inizia a ricostruirsi una vita con l'aiuto della gente del posto, e incontra persino la donna che crede possa essere l'amore della sua vita. Vuole entrare in Uruguay e accedere ad un possibile benessere, ma probabilmente neanche lui ne è a conoscenza. È lo stesso tragitto a diventare il suo obiettivo.

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