La scuola più bella del mondo recensione film, Christian De Sica e Rocco Papaleo: scontro nord-sud tra i banchi
Cinema / Recensione - 13 November 2014 09:00
La scuola più bella del mondo, Luca Miniero dirige Christian De Sica, Rocco Papaleo, Miriam Leone e Angela Finocchiaro in una commedia irriverente che racconta le diversità e la difficil
La scuola più bella del mondo film diretto da Luca Miniero (Un boss in salotto), una produzione Cattleya.
La scuola più bella del mondo trama, nord vs sud. Filippo Brogi è il preside di una rinomata scuola media toscana, che per cercare di vincere il premio di Scuola dell’Anno, vuole organizzare un gemellaggio con un paese africano, in modo tale che la giuria venga colpita positivamente. In particolare viene scelta la città di Accra, in Ghana. Ma lo sbadato bidello, deviato dall’auto-correzione del computer, manda erroneamente la richiesta al paese di Acerra, in provincia di Napoli. Il preside così aspetta invano l’arrivo di un gruppo di giovani africani, invece giunge solo un pullman colmo di ragazzini napoletani scatenati, capitanati dallo strambo professore Gerardo Gergale e dalla collega, nonché ex-moglie, Wanda Pacini. I ragazzi hanno grandi problemi ad ambientarsi, ma grazie ai loro insegnanti la situazione presto cambia, e anche la tanto agognata coppa non sarà più solo un miraggio.
La scuola più bella del mondo recensione. Il tema della scuola è molto trattato da ogni genere di media, un argomento che tocca da vicino la coscienza delle persone e soprattutto dei genitori. Luca Miniero propone quindi un film comico, uno spaccato sull’ambiente scolastico italiano degradato, lasciato a se stesso oramai da troppi anni. Il problema che evidenzia è la mancanza non unicamente di “carta igienica”, o altri oggetti per rendere la scuola un luogo adeguato, ma la povertà di motivazioni di una classe di insegnanti allo sbaraglio. Un confronto nord-sud animato da un profondo divario, ma che grazie all’unione che troveranno ragazzi ed insegnanti farà riscoprire impegno e determinazione ad entrambe le parti. Ed alla fine il povero rettore della scuola di Acerra, che aveva scritto in cerca d’aiuto una lettera al Presidente della Repubblica, simbolo in questo caso di una politica assente, si ritroverà sempre con una scuola fatiscente, ma con la forza di una nuova determinazione e volontà. La pellicola inoltre si propone di toccare questioni rilevanti come la discriminazione razziale e i pregiudizi territoriali, oramai relegati a questioni da stadio, ed invece qui tracciati come reali e socialmente presenti. Un gusto comico-amaro quindi, a cui non mancano però spunti di ilarità spensierata, con l’ironia eccentrica di Rocco Papaleo e la oramai conclamata abilità recitativa di Christian De Sica. Proprio su quest’ultimo Miniero si è espresso, definendolo il Messi della commedia, ma anche una persona generosa: “Voglio citare un’occasione sola che vale più di mille parole per descrivere De Sica, quando una domenica ha affittato un cinema per portare tutti i bambini che recitavano con noi a vedere un film. Ci erano arrivati un po’ provati da una settimana di lavoro, ma per loro è stata una domenica indimenticabile”. Questo è dunque un film fatto di calore umano, una storia di collaborazione ed amicizia, pieno di verità e tanta, tanta allegria.
La scuola più bella del mondo cast. Christian De Sica (Il principe abusivo) è Filippo Brogi, mentre Rocco Papaleo (Un boss in salotto) interpreta l’eccentrico Gerardo Gergale. Angela Finocchiaro (Indovina chi viene a Natale?) impersona Wanda Pacini e Miriam Leone (Fratelli unici) è la bellissima insegnate e assistente di Filippo Brogi, Margherita Rivolta.
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