Il diario segreto del cuore di Francesco Recami
Daily / Recensione - 30 November 2018 15:55
In libreria, il settimo romanzo della serie della casa di ringhiera.
È la primavera del 2011, quando Amedeo Consonni, nonno, pensionato e collezionista di articoli di cronaca nera, debutta come protagonista della serie della casa di ringhiera targata Sellerio, interessandosi al caso della Sfinge. All'epoca, i coniugi Giorgi, due figli, erano già in crisi.
Il
diario segreto del cuore giunge due anni dopo Morte di un
tappezziere, in cui il nostro detective amatoriale ha la peggio e
abbandona tragicamente la serie. Donatella Giorgi si ritrova nell'appartamento 15 sola, con
la prole, Gianmarco e Margherita, rispettivamente di tredici e dieci
anni. Il marito Claudio, invece, uscito dal
tunnel dell'alcolismo, è deciso a conquistarsi la fiducia della
famiglia.
Nel
condominio, momentaneamente deserto, sembra aleggiare il fantasma
della buonanima del Consonni, in cerca di giustizia. E Donatella
scoprirà presto, che i suoi ragazzi condividono un pericoloso segreto riguardo all'omicidio.
Il
nuovo libro di Francesco Recami, in omaggio al classico di De Amicis, si lascia leggere con consueto
spasso, senza rinunciare a riflessioni sociali di scottante attualità .
La protagonista di questa nuovo capitolo è, in realtà, la
piccola Margherita: creatura curiosa e arguta. Donatella trema, mentre legge di nascosto le candide pagine del
diario segreto della figlia.
Al
suo diario, Margherita confida le perplessità su un mondo che
comincia a starle stretto: a partire dal diffuso bullismo nella scuola.
Alunna diligente, redige con successo i commenti
dei libri trattati in classe. In realtà, scopre Donatella: “Caro
diario, ho scritto questo commento su quel libro per
la scuola. Per la verità l’ho copiato da internet, ma io so
copiare bene e la profe forse non se ne accorge o se se ne accorge fa
finta di niente. Ho scritto quello che so che piace alla profe, mica
quello che pensavo. In realtà a me il libro non ha detto niente, le
solite storie stracciamutande per commuovere le persone perbene, ma a
me che cosa me ne frega? Lo sanno loro quanti problemi ho io? E lo
sanno che anche noi siamo in miseria? Noi mangiamo solo pastasciutta
e lo so benissimo che siamo sotto la soglia di povertà. Le mie
amiche vanno a fare lo shopping ma io non so neanche cosa voglia
dire, perché in casa nostra
di soldi non ce ne sono. E non mi sento mica più buona se
mi commuovo per le sfighe altrui: ognuno ha le sue rogne e se le
gratta, diceva il mio nonno, che ora è morto. Che poi queste sfighe
gli scrittori se le inventano loro, e ci fanno i soldi. E io il
telefonino ultimo modello non ce
l’ho.”.
Gli
argomenti che affronta Margherita sul diario del cuore sono
disparati: dal mondo del lavoro (“Boh,
io su questa storia del lavoro non ci ho capito ancora granché. Mio
padre prima faceva l’informatico, poi l’hanno buttato fuori per
la storia dell’alcol, ora fa il badante e guadagna addirittura meno
della profe. Mia madre è disoccupata. Quando lavorava si lamentava
tutto il giorno di che merda era il lavoro, e che diventava pazza
idrofoba. Ora che non lavora si dispera che non ce l’ha, e
non si gode per niente il fatto che non fa un cazzo.”) alla moda
vegana (“Il Moresini rompe sempre i coglioni che non bisogna
mangiare gli
animali, perché sono vivi. Dice che noi che mangiamo la carne e il
pesce siamo assassini. Lui dice che in casa sua sono vegani, e che i
vegani sono migliori di quelli che mangiano la carne. Per merenda si
porta dietro delle schifezze che gli prepara la sua mamma. Secondo me
lo fanno per risparmiare, però lui dice che non è che a mangiare
vegano si risparmia, anzi, costa di più, il che secondo lui dimostra
che i vegani sono i migliori.”).
A darle noia, sono soprattutto i
grandi misteri “dell’educazione all’affettività”, materia in
cui le amiche sembrano espertissime: mamma Donatella, scioccata, va in panico e decide di intervenire. Maldestramente, a colpi di social, innescando
una giostra di equivoci.
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