Destiny 2, recensione videogame per PS4 e Xbox One
Games / Recensione - 07 September 2017 14:00
Destiny 2 è il seguito di uno dei più apprezzati sparatutto online, con una storia ottimamente narrata, decine di missioni e pianeti da esplorare, per un universo in continua evoluzione
Destiny 2 è uno sparatutto online sviluppato da Bungie, autori della storica saga di Halo, e pubblicato da Activision Blizzard, su PS4 e Xbox One. Destiny 2 è il seguito di un ottimo primo capitolo, che ha gettato le basi di una complessa struttura online, fatta di missioni in cooperativa, assalti ed incursioni, sviluppatasi nel tempo con espansioni e nuovi contenuti, sino a confluire nell’attesissimo secondo capitolo della serie. Il videogioco di Bungie si presenta sul mercato migliorando praticamente ogni aspetto dell’originale, partendo da una storia finalmente più incisiva e lineare, oltre a meccaniche ormai affinate e un comparto tecnico di sicuro impatto.
La trama di Destiny 2 prosegue le vicende raccontate e sviscerate nelle diverse espansioni del titolo, riprendendo background narrativo e le razze già presentate nel primo episodio. La grande differenza, tuttavia, risiede nella sceneggiatura e nei filmati di gioco, un passo in avanti abissale rispetto alla scialba e deludente storia di Destiny. Qui il discorso è totalmente diverso, grazie a missioni convincenti dal punto di vista narrativo e con una progressione sempre interessante, raccontata in maniera profonda e, finalmente, ben scritta. Il pensiero rimanda direttamente alle splendide campagne di Halo, pur non raggiungendone l’epicità e il trasporto emotivo tipici delle avventure di Masterchief e soci. La storia di Destiny 2 cerca di ripartire da zero, facendoci nuovamente indossare i panni di un Guardiano, che ha ormai perso la Luce e si ritrova a combattere contro i Cabal, enormi e pericolosi avversari guidati da Dominus Ghaul, il nuovo antagonista. Proprio la caratterizzazione delle razze, unita ai singoli personaggi, delinea un mondo ricreato con cura, vivo e credibile, una decisa spinta verso la narrazione e il fascino del racconto, tipico della prima Bungie.
Il gameplay di Destiny 2 perfeziona il feedback delle fasi shooting, raggiungendo davvero l’eccellenza all’interno del genere, con differenze tra le varie armi e una precisione dei colpi davvero senza uguali. La sensazione di controllo e soddisfazione generate dalle sparatorie è accompagnata da nuove abilità delle varie classi, da cui partire per avventurarsi nell’esperienza per giocatore singolo e online. La creazione del nostro personaggio inizia dalla scelta tra Titano, Cacciatore e Stregone, potendo deciderne il sesso e la sottoclasse, che espande ulteriormente le caratteristiche uniche e proprie di ogni combattente. Affrontare la campagna, sia in singolo che in cooperativa fino a quattro giocatori, permette di accumulare esperienza, uccidendo nemici e terminando le missioni. Lo stesso vale per le diverse attività da svolgere in gruppo, quali Assalto ed Incursioni, che saranno rese disponibili nelle settimane seguenti al lancio. Ogni personaggio può essere equipaggiato di un’arma principale, secondaria e di supporto, insieme a pezzi di armatura specifici per ogni parte del corpo. Il fascino di Destiny sta proprio qui, nella raccolta del loot di gioco, ovvero quello che lasceranno cadere i nemici una volta sconfitti. Si parte da semplici oggetti comuni o rari, passando per armi ed armature leggendarie ed esotiche, nello stile dei giochi di ruolo.
La grafica di Destiny 2 compie un importante salto qualitativo, migliorando sensibilmente l’esperienza visiva dal primo capitolo. La genesi del titolo, ora sviluppato solo su PS4 e Xbox One, oltre che sulle versioni potenziate delle stesse, ha permesso effetti visivi più complessi e un numero sensibilmente superiore di poligoni ed elementi su schermo. I personaggi hanno contorni definiti e morbidi, con effetti di rifrazione su armi e armature, supportate da un sistema di illuminazione generale davvero convincente. Gli scenari, dall’art design già ricercato nel primo, si arricchiscono con mappe incredibilmente ispirate ed evocative, sfruttando la diversa conformazione e geografia dei pianeti su cui ci troviamo. Muoversi all’interno di alcune missioni della storia regala scorci e paesaggi a cui vale la pena dedicare qualche secondo in più, tra giochi cromatici e di luce, con una fotografia davvero eccellente. Stesso discorso vale per le cinematiche di gioco, per regia e importanza narrativa, una dimensione tutta nuova per la serie.
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