Cenerentola a Mumbai, l'amore ai tempi di Shakespeare in una società divisa per caste
Cinema / Recensione - 17 June 2019 08:00
Di Rohena Gera, dal 20 giugno al cinema: grazie ad Academy Two.
Dopo un lavoro documentaristico (2013) sulle aspettative di amore, felicità, matrimonio e obblighi culturali di un gruppo di moderni, privilegiati indiani, Rohena Gera approfondisce la tematica con un lungometraggio apprezzato a Cannes.
Cenerentola a Mumbai (Sir, il titolo americano dell'opera) usa la favola e il referente hollywoodiano (Pretty Woman, 1990) come pretesto per sorprendere le aspettative sul romance nella cornice di un ritratto contraddittorio di una città come Mumbai.
Cenerentola a Mumbai, trama e cast
La trama ambientata a Mumbai funge da microcosmo per rappresentare una civiltà come quella indiana, tra modernità sospesa e tradizione secolare. La suddivisione in caste è una realtà nota. Tuttavia, il film di Gera tifa per un messaggio di speranza e di ottimismo.
Ratna (Tillotama Shome) è una giovanissima vedova. I suoceri la mandano in città per non avere una bocca in più da sfamare. A Mumbai, Ratna trova impiego a servizio di un ricco imprenditore, il coetaneo Ashwin interpretato da Vivek Gomber. Nell'appartamento di Ashwin, Ratna è una serva, orgogliosa di un lavoro che le permette uno status di indipendenza: oltre ai suoceri, i soldi del suo stipendio permettono alla sorella minore di studiare e ottenere un diploma.
Romance shakespeariano contemporaneo
Diploma che per Ratna è un sogno spezzato. Rimasta vedova nel suo piccolo villaggio, è una creatura vista di malocchio. A Mumbai, la ragazza assapora una timida libertà che le apre un mondo. Ama il cucito, vorrebbe aprire una sartoria con la sorella dedita ai conti. La strada per emanciparsi da fashion designer, nonostante la determinazione, l'aiuto di una collega più anziana e un giovane padrone emancipato, si rivela irta di ostacoli.
Ashwin ha appena annullato le nozze con una promessa sposa confusa, appartenente alla sua casta. Il richiamo della tradizione fa a pugni con i suoi sogni reali, Ashwin se ne rende conto. Lui stesso avrebbe voluto continuare a vivere a New York come scrittore. Invece, è dovuto a tornare a Mumbai per occuparsi del business di famiglia.
Cenerentola a Mumbai è un Romeo e Giulietta contemporaneo che vale la pena di andare a vedere: ben scritto e ben interpretato. Il finale vi conquisterà, la fotografia di Mumbai anche.
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