Black Sea recensione film, viaggio negli abissi per Jude Law

Cinema / Recensione - 16 April 2015 13:00

Black Sea, Kevin Macdonald dirige Jude Law, Ben Mendelsohn e Scoot McNairy in un thriller claustrofobico: un sottomarino con a bordo americani e russi cerca nel Mar Nero un tesoro nazista.

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Film Johnny English colpisce ancora

Black Sea film diretto da Kevin Macdonald, vincitore del premio Oscar per il miglior documentario nel 2000 con “Un giorno a settembre”, e diventato regista di successo con il pluripremiato “L’ultimo re di Scozia” del 2006. La pellicola è stata presentata in Italia a dicembre durante il Courmayeur Noir in festival, in cui si è aggiudicato il Leone Nero al miglior film.

Black Sea trama. Robinson è un capitano di sommergibili, ha alle spalle anni di esperienza sul campo, ma anche un divorzio e una figlia con la quale non ha alcun rapporto. Senza alcun preavviso viene licenziato dall’azienda per cui lavorava da dieci anni, una società di recupero relitti. Informato da un ex-collega e amico, il capitano decide di imbarcarsi per un’impresa straordinaria che dovrebbe permettere a lui e al suo equipaggio (dodici uomini, di cui metà americani e metà russi): recuperare un enorme carico di oro affondato nel Mar Nero nel 1941 insieme ad un sottomarino nazista. Ma l’avventura inizia sotto i peggiori auspici con il suicidio dell’informatore, ed un equipaggio che fatica a convivere pacificamente. La sola idea dell’oro causerà delle dinamiche letali per il gruppo, innescando reazioni senza controllo.

Black Sea recensione. Essere rinchiusi in un sottomarino senza uno scorcio di luce per giorni, non avere un minimo di privacy e libertà di movimento e di fuga: solo questi elementi potrebbero bastare ad un essere umano comune per desistere dall’impresa folle di cercare un tesoro della Seconda Guerra Mondiale (che per altro sarebbe la presunta causa dell’attacco tedesco alla Russia) con un sottomarino claustrofobico e mezzo scassato: ma non è così per il capitano Robinson. E allora bisogna essere intrappolati negli abissi di un mare in terra nemica, con persone pronte ad ucciderti in ogni istante per avere la tua parte del malloppo e con la possibilità di non trovare alcun lingotto d’oro; solo a queste condizioni Robinson inizia a manifestare una certa perdita di controllo, mentre lo spettatore si agitava sulla poltroncina da ben più tempo. Robinson è un moderno Capitano Achab, un uomo così convinto nella sua missione da mettere a rischio la sua vita e quella di tutto l’equipaggio, un personaggio freddo e misterioso, che invece di Moby Dick cerca disperatamente di combattere contro se stesso. Ma il resto dell’equipaggio non è dosato come lui, le condizioni emotive e psicologiche dei compagni deteriorano in maniera drammatica, costretti a continuare in situazioni sempre più terrificanti ed estenuanti. Questa “sporca dozzina” è rappresentata da uomini abili e capaci nel loro campo, ma dimenticati ed abbandonati dalla moderna economia; il viaggio rappresenta per loro il rinnovamento sociale più che la ricerca dell’oro, la possibilità di tornare a fare una vita normale, e per far ciò sono disposti a rischiare le proprie anime. Una storia che racconta la contemporaneità, senza ovviamente dimenticare il lato più d’azione del thriller: esplosioni e ammutinamenti sono d’obbligo, conditi da qualche collisione e un inevitabile sprofondamento negli abissi.

Black Sea cast. Il Capitano Robinson è il due volte nominato all’Oscar Jude Law (Grand Budapest Hotel, Anna Karenina). Altri componenti dell’equipaggio sono interpretati da Ben Mendelsohn (Exodus - Dei e re), Scoot McNairy (Frank) e Grigoriy Dobrygin (La spia - A Most Wanted Man).

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