Agents of Mayhem, recensione videogame per PS4 e Xbox One

Games / Recensione - 17 August 2017 14:00

Agents of Mayhem è lo spin-off della serie Saints Row, un'irriverente e politicamente scorretta visione degli open-world

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Agents of Mayhem è un videogioco folle e oltre il limite, uno sparatutto dai tratti fumettosi sviluppato da Volition, team conosciuto per l’irriverente serie di Saints Row, un concentrato di eccessi all’interno di una mappa open-world. Agents of Mayhem ne recupera alcuni aspetti ed elementi, partendo da un’ironia di fondo con personaggi e situazioni alquanto bizzarre, in un universo che combacia in parte con il finale di Gat Out of Hell, l’ultima espansione di Saints Row. Ne consegue, quindi, la mole di dialoghi incentratati sull’umorismo, a tratti volgare e a tratti dai connotati razziali, un turbinio di doppi sensi e citazioni che portano il titolo fuori da qualsiasi sfera di buonismo, recitando spesso, se non sempre, la parte del politicamente scorretto.

La trama di Agents of Mayhem si poggia più su situazioni comiche ed ironiche, con personaggi stereotipati e battute demenziali, che sulla narrativa di fondo, molto debole e poco incisiva, caratteristica già presente nella saga di Saints Row. Volendo riassumere il background messo in piedi dagli sviluppatori, l’organizzazione criminale dei LEGION ha distrutto e sconvolto il mondo, dopo gli eventi della Devil’s Night. Il male deve essere combattuto ed allontanato dalla città coreana di Seoul, e a farsene carico saranno proprio gli AGENTS OF MAYHEM, dodici instabili ed insospettabili eroi, ognuno dotato di armi ed abilità differenti.



Il gameplay di Agents of Mayhem parte proprio dal team messo a nostra disposizione, con un totale di dodici diversi agenti sbloccabili nel corso dell’avventura. Ogni personaggio ha un look, armi e caratteristiche proprie, lasciandoci liberi di scegliere il terzetto preferito con cui affrontare le missioni. La caratterizzazione e differenziazione degli eroi è uno dei punti di forza del titolo, non solo per l’estetica, assolutamente originale e fuori di testa, ma anche per quanto concerne l’aspetto puramente ludico. Si passa così da personaggi contraddistinti dalla forza bruta ad altri estremamente agili, con l’ausilio di armi quali gatling, cannoni ed archi. Accanto ad essi possono essere utilizzate tecnologie e potenziamenti meno convenzionali, come laser, scudi difensivi e gadget che donano bonus passivi. Il risultato è quello di un gameplay variegato, con missioni che possono essere affrontate in modi sempre diversi e originali, a seconda dell’agente scelto. La mappa open-world permette di esplorare la città di Seoul in completa libertà, salvo poi restringere l’effettivo raggio d’azione durante le missioni principali e secondarie, con una mole di contenuti massiccia, tra livelli dedicati ai Mayehm ed altri ai super-cattivi dei Legion.



La grafica di Agents of Mayhem presenta un’estetica cartoon, dai connotati fumettosi, estremamente semplice nelle linee mentre ben più ricercata nel design dei personaggi. La caratterizzazione è infatti uno degli aspetti di maggior pregio, con un cast che ben presto si riempie di agenti memorabili e coloriti, sintentizzabile in Daisy, ragazza alcolizzata con la passione di devastare ogni cosa con la sua mitragliatrice, o con Red Card, hooligan psicotico ed estremamente brutale. La metropoli coreana di Seoul è varia e densa di contenuti, ma non ampia in termini di estensione, pensata più come un grande hub dove inserire le classiche attività secondarie, tra corse sui tetti ed in strada, oltre al traffico di pedoni ed automobili. L’azione ed il ritmo, fatto di esplosioni e situazioni piene di elementi in contemporanea su schermo, denota qualche fastidioso calo di fluidità su PS4, mentre la situazione è decisamente più stabile su PS4 Pro.

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