Recensione film Man of Steel, Superman entra nel nuovo millennio
Dopo la saga interpreta tra la fine degli anni settanta e gli ottanta da Christopher Reeve e Margot Kidder, torna al cinema il nuovo inizio della saga sull'eroe kriptoniano della DC Comics con un nuov

Man of Steel ha origine negli anni trenta del secolo scorso. Il personaggio creato da Jerry Siegel e Joe Shuster e pubblicato dalla DC Comics è stato uno dei fumetti più amati nel panorama dei supereroi. Dopo essere già apparso al cinema nella saga interpretata da Christopher Reeve, Zack Snyder introduce Superman nel nuovo millennio.
Kal-El è giunto neonato sulla Terra ed accolto in casa da Jonathan Kent (Kevin Costner) e Martha Kent (Diane Lane). I suoi nuovi genitori lo chiamano Clark e gli donano una nuova vita da terrestre ma ben presto il giovane si rende conto dei suoi poteri. Clark (Henry Cavill) diventato un uomo affronta i propri dubbi nel tentativo di sconfiggere la minaccia che si sta abbattendo sulla Terra.
Un eroe con il mantello che può suscitare ilarità se rapportato all'umana condizione è in realtà un prodotto senza tempo, eccezionale e divertente. Una metafora che dal 1933 piomba nel 2013 con grande spettacolarità. In un mondo che non dovrebbe aver bisogno di eroi, Jerry Siegel e Joe Shuster proponevano la morale di un superuomo al servizio degli altri, in un momento storico nel quale il mondo osservava la privazione delle libertà ad opera di dittature intransigenti.
Il cast è prestigioso e compie una performance di grande effetto, da Russell Crowe che ha presentato il film al Taormina Film Festival, nel ruolo di Jor-El e Ayelet Zurer in quello di Lara Lor-Van, genitori kriptoniani di Clark. Al ruolo più intimo e confidenziale di Diane Lane e Kevin Costner in Martha e Jonathan Kent, genitori terrestri ed adottivi di Kal-El. Anche lo spessore degli antagonisti è di buon livello con Michael Shannon (General Zod) e Antje Traue nella moglie di Zod (Faora-Ul). Tuttavia il ruolo maggiormente apprezzato è di Amy Adams come interprete della brillante giornalista Lois Lane.
Man of Steel propone due ore e venti minuti di filmato senza annoiare lo spettatore, un film da non perdere per gli amanti del personaggio e dei fumetti DC Comics che sanno ovviamente cosa attendersi. Superman entra nel nuovo millennio con un'approccio forse schematico ma estremamente efficace e spettacolare. La narrazione è discontinua con salti temporali che ripercorrono la storia del giovane Clark fino all'epico scontro con Zod. Il film che descrive la nascita dell'eroe, nel suo complesso non sembra all'altezza di un altro precedente inizio come Batman Begins (2005) diretto da Christopher Nolan ma ha comunque il merito di divertire lo spettatore.
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