Recensione film L'ipnotista, un thriller tratto dal romanzo di Lars Kepler
Cinema / Recensione - 11 April 2013 07:30
Lasse Hallström dopo film romantici come Il pescatore di sogni propone un thriller basato sulla psicologia dei personaggi
L'ipnotista, thriller diretto da Lasse Hallström e tratto tratto dall'omonimo romanzo di Lars Kepler pseudonimo usato da una coppia di scrittori svedesi, Alexander Ahndoril ed Alexandra Coelho Ahndoril.
Joona Linna (Tobias Zilliacus) è un ispettore dell'anticrimine che svolge la sua attività nella città di Stoccolma. S'imbatte in un efferato delitto che coinvolge un'intera famiglia, un insegnante di educazione fisica, sua moglie e la figlia più piccola sono stati uccisi. Linna è alle ricerca della figlia più grande della coppia. Unico testimone oculare è il figlio adolescente che dopo lo shock non può essere interrogato. Linna decide di ricorrere ad un ipnotista per stabilire un contatto con il ragazzo e tentare di salvare sua sorella.
Lasse Hallström apprezzato regista di film romantici e drammatici come Il pescatore di sogni (2011), Dear John (2010), Hachiko - Il tuo migliore amico (2009), si cementa in questo thriller che basa la sua narrazione sulla psicologia dei personaggi coinvolti. La trama è rivolta ai legami intimi e famigliari non del tutto approfonditi così come i personaggi secondari che presentano comunque un'importanza notevole nella storia. Il personaggio dell'ipnotista sembra entrare in scena prematuramente e seguendo uno standard già visto, per ritrovarsi poi coinvolto in prima persona nella storia. La sceneggiatura è molto realistica nel suo scorrere lento e l'intera narrazione sembra riprendere l'andamento del tempo dilatato della vita, così come i personaggi che entrano in scena con tempistiche legate più al romanzo che alla cinematografiche. Il cast rende la complessità dei personaggi in un thriller legato ai luoghi e alle vicende personali che tuttavia sembra non penetrare nella profondità della storia.
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