Recensione film Il cacciatore di giganti, una trama epica in parte prevedibile
"Non chiedere da dove provenga il tuono. Tra il cielo e la terra vi è un luogo pericoloso, casa di una spaventosa razza di giganti".
Il cacciatore di giganti è il film diretto dal regista Bryan Singer ed interpretato da Nicholas Hoult e Eleanor Tomlinson, tratto da fiabe e leggende che si perdono nel tempo e risalgono al noto Jack the Giant killer, un racconto popolare ambientato ai tempi di Re Artù.
La principessa Isabelle (Eleanor Tomlinson) è alla ricerca di una vita avventurosa e s'imbatte in Jack (Nicholas Hoult) che con i suoi fagioli apre involontariamente un passaggio tra il suo mondo e quello dei giganti, nel quale la giovane principessa rimane impigliata. Jack si sente responsabile e sceglierà di lottare per il suo popolo e per salvare l'avvenente Isabelle.
Jack è un giovane e coraggioso uomo che nella Cornovaglia medievale usa l'ingegno per contrastare creature possenti e arrabbiate. Una storia affascinante e suggestiva che nella sua semplicità coglie l'attenzione dello spettatore portandolo in un mondo leggendario e collocandolo all'interno di una trama avventurosa riadattata per l'occasione.I personaggi principali della narrazione sono simili a quelli della storia originale, il giovane contadino astuto e la bella principessa, entrambe alla ricerca di una vita avventurosa.
Jack the Giant Slayer è un film che con ogni probabilità non coglie di sorpresa lo spettatore. La narrazione ben condotta è oramai conosciuta ai più e si amalgama a qualche tocco di originalità ma nel complesso il film è davvero divertente. Gli effetti speciali sono molto efficaci e donano alla trama un tratto epico e accattivante. Bryan Singer che nel 1995 ha magistralmente diretto I soliti sospetti, dirige con altrettanta sicurezza un cast che offre una performance di ottimo livello. Tra i principali protagonisti c'è Nicholas Hoult apparso di recente nel ruolo dello zombie innamorato in Warm Bodies, Eleanor Tomlinson anche lei protagonista al cinema con Educazione siberiana, Ewan McGregor (The Impossible) e Stanley Tucci (Hunger Games).
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