X-Men - Giorni di un futuro passato, il ritorno di Brian Singer
Cinema / Cinecomics / News - 14 February 2014 08:00
Brian Singer torna alla regia del cinecomic "X-Men - Giorni di un futuro passato", con Hugh Jackman e una cast stellare. Due linee temporali per mettere in moto gli eventi da cui dipende la
X-Men - Giorni di un futuro passato. "X-Men: Days of Future Past" è un film del 2014 diretto da Brian Singer. È il settimo capitolo dei film sugli "X-Men". In Italia esce il 22 maggio, distribuito dalla Twentieth Century Fox.
La trama. Il tema centrale della pellicola sono i viaggi nel tempo. Wolverine (Hugh Jackman) viene inviato nel passato da Charles Xavier (Patrick Stewart). Qui incontrerà la sua versione più giovane (James McAvoy) per convincerlo ad innescare quegli eventi da cui dipende la salvezza di tutta la razza dei mutanti. Affinché ciò avvenga si renderà necessario affrontare una battaglia epica per la sopravvivenza della specie: gli ultimi X-Men saranno impegnati in uno scontro che si distribuisce in due periodi storici. Gli "originali" super-mutanti Marvel della trilogia “X-Men” uniranno le forze con le loro controparti più giovani di “X-Men: L’inizio”. L'imperativo è cambiare il passato per salvare il nostro futuro. Il film è ambientato in due linee temporali: quella del passato e successiva a "X-Men - L'inizio", e quella del presente successiva ad "X-Men - Conflitto finale". La trama della pellicola di Bryan Singer si ispira al fumetto "Giorni di un futuro passato", scritto da Chris Claremont e John Byrne, nel quale Kitty Pryde/Shadowcat ritorna nel passato per impedire che gli eventi della caccia ai mutanti e la nascita delle Sentinelle.
Il cast e il grande assente. Nel film tornano moltissimi attori presenti sia nella trilogia originale di "X-Men" che in "X-Men - L'inizio". Di conseguenza è composto da un cast che definire stellare è forse poco. Gli attori della trilogia originale sono Hugh Jackman (Wolverine), Patrick Stewart (Professor X), Ian McKellen (Magneto), Ellen Page (Kitty Pryde), Anna Paquin (Rogue), Shawn Ashmore (Uomo Ghiaccio), Daniel Cudmore (Colosso) e naturalmente Halle Berry (Tempesta) che, a causa della gravidanza (in quel periodo era incinta del secondogenito Maceo Robert, nato il 5 ottobre 2013 dalla relazione con il marito Olivier Martinez), dovette girare per prima le sue scene. Gli attori di "X-Men - L'inizio" confermati per questo nuovo film sono invece James McAvoy (Professor X), Michael Fassbender (Magneto), Jennifer Lawrence (Mystica), Nicholas Hoult (Bestia) e Lucas Till (Havok). Grande assente nel cast è Ciclope, interpretato dal bel James Marsden, deceduto in "X-Men - Conflitto finale" (2006), il terzo capitolo della saga cinematografica. Una perdita giudicata più volte "grave" dallo stesso Singer, che mai avrebbe voluto fare a meno del celebre personaggio dei fumetti. Ciclope, del resto, fa la sua apparizione fin dal primo numero della testata "The X-Men" (che cambiò titolo in "Uncanny X-Men" nel 1975). Ironia della sorte, Ciclope esce di scena per "colpa" del regista Brett Ratner, chiamato dalla produzione dopo il rifiuto dello stesso Singer. Se "X-Men - Giorni di un futuro passato" andrà bene al botteghino, Singer potrebbe però pensare di prendere in mano il progetto di un nuovo film sui mutanti e in quel caso - chissà - le sorprese su clamorisi ritorni potrebbero lasciare tutti col fiato sospeso. In stile Singer, appunto.
La regia e le aspettative. Batterà forte il cuore a tutti i nostalgici e fan dei super-mutanti Marvel: il ritorno alla macchina da presa di Bryan Singer - regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense tra i più talentuosi della storia di Hollywood - assicura alla serie "X-Men" un trattamento d'autore e vale da solo il prezzo del biglietto al cinema. Singer ha diretto i primi due capitoli della trilogia originale, "X-Men" e il sequel "X-Men 2", incassando a livello mondiale, rispettivamente, $ 296.339.527 nel 2000 e $ 407.600.000 nel 2003. Il successo non arriva per caso. Dopo essersi fatto conoscere dal grande pubblico con "Public Access" (1993), che gli fa vincere il premio speciale della giuria al Sundance Film Festival, Singer rivela le sue doti nello straordinario "I soliti sospetti" (1995) e si ripete con "L'allievo - Apt Pupil" (1998). La suspense narrativa che sa creare è un qualcosa di unico e perfettamente riconoscibile. Dopo i due "X-Men" rinuncia a dirigere il terzo e concentra le sue forze in favore del kolossal "Superman Returns", che segna il ritorno sul grande schermo del supereroe proveniente dal pianeta Krypton. Un compito difficile. Il pubblico è ancora affezionato a Christopher Reeve, diretto nel 1978 da Richard Donner. Ancora azione e molta suspense in "Operazione Valchiria", con Tom Cruise. E' il 2008 e la storia del fallimento dell'attentato del 20 luglio 1944, ai danni di Adolf Hitler, dimostra la capacità del regista Singer di saper leggere, analizzare e restituire nello schermo il complesso animo di ogni personaggio con incredibile naturalezza. Una dote che, dal film più "impegnato" al titolo più "commerciale", non si finisce mai di apprezzare. Dopo l'avventura fantastica de "Il cacciatore di giganti" (2013), Singer torna ai super-mutanti Marvel. Con aspettative alte.
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