Tim Robbins, regista a teatro di un sontuoso Sogno di una notte di mezza estate

Cinema / Festival / News - 05 July 2014 15:55

Tim Robbins porta a teatro "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare, nell'ottica migliore dello spettacolo hollywoodiano.

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Tim Robbins è il regista dello spettacolo teatrale “Sogno di una notte di mezza estate” (“A Midsummer Night's Dream”, 1595) di William Shakespeare cui abbiamo assistito al Festival dei 2 mondi di Spoleto.

Trama Sogno di una notte di mezza estate. L’attore Tim Robbins premio Oscar per il film “Mystic River” (2003) di Clint Eastwood rappresenta in una maniera fedele la trama ambientata in Grecia nella notte antecedente il matrimonio tra il duca d'Atene Teseo e la regina delle Amazzoni Ippolita. Intanto Ermia è promessa sposa a Demetrio, pur non amandolo perché legata a Lisandro: lei così fugge con quest’ultimo dal matrimonio combinato dal padre sapendo che la attenderà o la clausura o la morte. Demetrio però la cerca nel bosco, mentre è inseguito dall’innamorata Elena, amica d’infanzia di Ermia.
Nella notte i quattro giovani si rincorrono, non sapendo che a mescolare i sentimenti c’è Puck, un folletto cui Oberon - re delle fate - ha commissionato di punire la moglie Titania per uno sgarbo subito. La punizione consiste nel bagnarle le palpebre con una pozione magica che è capace di far innamorare la vittima del primo essere che vedrà. La medesima pozione che muta la situazione tra i quattro giovani tra equivoci e confusione.

Tim Robbins regista. La compagnia teatrale è la Actors' Gang di Los Angeles, fondata da Tim Robbins nel 1981. È formata da quattordici attori, in uno spettacolo che ha i tempi cinematografici di “Dead Man Walking - Condannato a morte” (1995), film di cui Robbins è regista, tra colpi di scena e sorprese finali. Come il momento in cui si mostra il lenzuolo che simboleggia il muro, o la sequenza solo mimata dei personaggi a fine opera, con un sottofondo musicale degno dei migliori film dell’epoca del muto. E lo stesso senso dello spettacolo - raro nel recente teatro italiano - è evidente nelle danze sul palcoscenico, nella velocità dei dialoghi che s susseguono incalzanti.

Attori teatrali. Quattordici attori in scena, con rami stretti dai personaggi e sventolati in maniera incessante. Sono soprattutto i momenti musicali ad essere suggestivi, con colonne sonore di Dave Robbins, con una precisa tradizione hollywoodiane in cui ogni nota è un contrappunto preciso all’azione. "Questo tra i testi di Shakespeare è uno dei miei preferiti - conferma Tim Robbins - ci sono così tanti strati di verità, falsità, sogno, realtà, magia e inganno. Una disputa coniugale mette a soqquadro l’intera realtà e dalla confusione che ne è generata scaturiscono comportamenti scandalosi e selvaggiamente divertenti".

William Shakespeare. Forse si può opinare una eccessiva aderenza al testo, senza presentare dei guitti novità. Una aspetto è certo: è il modo in cui William Shakespeare avrebbe voluto che la sua opera fosse rappresentata.

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