The Revenant, intervista all'attore Fabrice Adde: 'Inarritu mi ha permesso di recitare d'istinto'

Cinema / News - 03 March 2016 11:30

Mauxa ha intervistato Fabrice Adde, uno degli attori di "Revenant - Redivivo". Da Inarritu a Leonardo DiCaprio, l'attore racconta la sua esperienza e la possibilità offerta di "r

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Film The Northman - video

Revenant - Redivivo, il film di Alejandro González Iñárritu vincitore di tre premi Oscar con Leonardo DiCaprio ha nella sua essenza l’adattarsi ad eventi naturali, mostrano personaggi primordiali quasi con un intento documentaristico.

Mauxa ha intervistato uno degli attori che collima con questi ruoli. Fabrice Adde interpreta Toussaint, il capo dei cacciatori francesi cui Elk Dog chiede armi e cavalli, in cambio delle pellicce rubate nel loro attacco precedente. Adde ci dice che già aveva intuito il carattere del personaggio durante il casting: “L’ho subito visto come un ruolo molto selvaggio, animale, senza complessi. Anche un po’ indecente”.

Il film "Revenant - Redivivo" ambientato nel 1823, raccontando il tentativo di sopravvivenza nelle Montagne Rocciose del cacciatore di pelli Hugh Glass fa rinvenire in maniera naturale un aspetto atavico. Adde afferma che il ruolo rispecchia molto il suo carattere. “Già in prima elementare mangiavo con le dita, bevevo dalla bottiglia. Io provengo da una famiglia di contadini, che mangiava nel piatto. Ho sempre confidato nel mio istinto, quello del film era il mio istinto. Mi piaceva spaventare le persone intorno a me”.

Fabrice è originario di Muneville-le-Bingard, un paese di 700 abitanti nella Bassa Normandia: dopo la maturità ha studiato presso il conservatoire royal d'art dramatique di Liegi. recitando anche a teatro. Al cinema è stato protagonista di “Eldorado”, film di Bouli Lanners presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes (leggi l’intervista a Bouli Lanners).

Film documentario. Il fatto che “Revenant - Redivivo” sia quasi un film documentario, per Fabrice Adde è una scelta precisa. “È un film da vivere come un'esperienza sensoriale, ho avuto molta empatia verso Hugh Glass. Io avevo freddo per lui, il suo desiderio di sopravvivere mi ha conquistato”.

Recitare con Leonardo DiCaprio. Riguardo a Leonardo DiCaprio e alla vittoria dell’Oscar, Fabrice dice che era inevitabile: “È normale, lui è un uomo impegnato. È incredibile, è un attore molto professionale e ne vincerà degli altri. Sono orgoglioso di avere lavorato a questo film”.

L’interazione con di DiCaprio è stata molto professionale. “Ti guarda negli occhi, è un buon partner. Mi ha chiesto se mi fossi fatto male nel momento della lotta. Ho avvertito che era investito nel suo ruolo, era a contatto con la natura, fredda. Ho sentito la bestia in lui, il suo istinto primario”.

Inarritu regista. Adde ci racconta anche di Inarritu e della sua precisone nel lavorare: in realtà lui è stato lasciato libero di recitare. “Era molto fiducioso con me, mi ha scelto e mi ha lasciato autonomia senza dirigermi troppo. È esigente, vuole sempre il meglio, non ammette mancanze e ciò comporta anche allungare i tempi. Quando riesce in questa perfezione c’è un sollievo per tutti, non lascia nulla al caso ed è per questo che mi ha scelto”, ironizza Adde.

Per i prossimi progetti, Fabrice Adde lavorerà nel film di Nicole Palo “Le suicide d’Emma Peters”, storia di un’attrice che si vede offrire il ruolo più importante della sua carriera, inerente il suo suicidio.

© Riproduzione riservata



Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon