The Lesson - Scuola di vita, intervista alla regista del film Kristina Grozeva: 'occorre continuare ad essere coraggiosi'
Cinema / News - 17 March 2016 11:30
"The Lesson - Scuola di vita" è il nuovo film di Kristina Grozeva e Petar Valchanov che racconta di un dubbio morale. Mauxa ha intervistato la regista.
The Lesson - Scuola di vita è il film di Kristina Grozeva e Petar Valchanov da oggi nelle sale. Ha un cast composto da Margita Gosheva, Ivan Barnev per una distribuzione I Wonder Pictures.
La trama racconta di Nadia, docente che sta tenendo d’occhio il ladro della classe. Afferma che appena scoperto i ragazzi riavranno indietro i loro soldi: ma quando torna a cada Nadia deve affrontare un problema inatteso, poiché riceve un avviso di pignoramento da parte di un funzionario del tribunale: infatti il marito non avendo rimborsato i prestiti contratti per l’acquisto di un furgone deve saldare l’intero debito.
Nadia chiede così un ennesimo prestito a un usuraio, sancendo così l’impossibilità di estinguerlo: l’usuraio minaccia la figlia di Nadia, la quale deruba una banca, da detentrice della giustizia che in classe era.
Mauxa ha intervistato la regista Kristina Grozeva che racconta come il film affronti la differenza tra la giustizia e l'impossibilita di esprimerla. “Siamo stati spronati da un titolo presente su un giornale per questo film. Infatti questo non è solo un film, è la realtà. Viviamo in un mondo ingiusto e ogni obiettivo di essere onesti è destinato a fallire. Tuttavia, dobbiamo continuare a inseguire il tentativo di essere coraggiosi”.
Dirigere attori esordienti. Nel film ci sono molti giovani attori, Kristina Grozeva ci racconta come sia stata interessante l’esperienza di direzione di esordienti: “Assieme alla co-regista, Petar Valchanov amiamo lavorare con attori giovani e poco professionisti. Quindi, non è stato così difficile per noi. Ma la vera sfida era quella di lavorare insieme con gli attori professionisti e non. Siamo estremamente grate di avere avuto la possibilità di lavorare con Margita Gosheva. Lei è un'attrice straordinaria con una sensibilità speciale, si è adattata perfettamente con gli attori emergenti. Ecco perché la maggior parte dei telespettatori ci hanno chiesto: ‘Lei è una vera maestra?”.
Il cinema bulgaro ultimamente ha prodotto film come “The Judgment” di Stephan Komandarev, “Bulgarian Rhapsody” di Ivan Nitchev. Come è la situazione della produzione del cinema in Bulgaria?
“La situazione è difficile. Il sistema di finanziamento è molto goffo. I registi devono rapinare una banca per trovare i soldi per girare”.
Qual è il tuo prossimo progetto?
“Il nostro prossimo progetto è ‘Glory” ed è stato venduto anche in Italia. Quindi, speriamo che potrete vedere presto. La storia racconta di un ferroviere che trova diversi milioni sui binari di un treno. Decide di restituire l'intero importo alla polizia, e lo Stato lo ricompensa con un orologio da polso, ma ben presto il nuovo orologio smette di funzionare.
Nel frattempo il capo del dipartimento del Ministero dei Trasporti, perde il vecchio orologio del ferroviere. E qui inizia la sua lotta disperata per riottenere il vecchio orologio, così come la sua dignità”.
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