Snoopy forever, il bracchetto Peanuts di Schulz insegna a vivere con gioia
Comics / News - 30 November 2013 07:00
A distanza di oltre sessant\'anni dalla sua creazione, Snoopy, il cane uscito dalla matita del fumettista C. M. Schulz, resta un\'icona importante nell\'immaginario del grande pubblico. Lettori di tut
Snoopy rappresenta un personaggio chiave dei “Peanuts”, famosa striscia a fumetti ideata nel 1950 dal talento statunitense di Charles Monroe Schulz. È il cane di Charlie Brown, un complessato bambino dalla testa rotonda che tutte le sere gli porta la scodella della cena. Mentre il suo padrone, spesso depresso e pessimista, è molto attaccato alla vita terrena, Snoopy si diverte rendendosi protagonista di dimensioni fittizie: imita altri animali, si finge talora un asso del volo della prima guerra mondiale, tal altra un famoso giocatore di hockey o, ancora, veste i panni di Joe Falchetto, fascinoso studente di college. Sogna di fare lo scrittore e si diletta tendendo agguati a Linus, un bimbo inseparabile dalla sua amata coperta, per sottrargliela.
Poi, essendo uno a cui piace sovvertire le regole, Snoopy risponde con i baci alle prepotenze di Lucy, la ragazzina isterica che lo accusa di essere una nullità. Di fronte alla provocazione: “Hai mai pensato a cosa fare per tutto il resto della vita?\", in una nota vignetta riflette: “Ho pensato di dare lezioni di sonno...”. Infatti gli piace tanto dormire spaparacchiato sul tetto della sua adorata cuccia. Ama gustare biscotti al cioccolato (gli squisiti chocolate chip cookies americani che lo chiamano a qualunque ora del giorno e della notte dal vaso di Charlie Brown), nonché vivere mille avventure in compagnia del piccolo Woodstock, un volatile giallo e maldestro che gli fa da spalla e da segretario personale.
Invero Snoopy si pone molte domande e, se non sa una cosa, se la inventa. Con arguzia e sagacia. È un tipo figo, perché sa farsi felice. La sua si configura come un\'autentica arte di vivere, che porta a saper affrontare il presente con entusiasmo e curiosità, senza sprecare risorse e senza nascondersi in ipocrisie.Una formula vincente, che è filosofia d\'esistere, poliedricità, sorriso. Una magia che conquista i lettori dalla prima all\'ultima vignetta! Perché la gioia è un mistero che ci riguarda tutti, ma che troppe volte lasciamo indietro; travolti dalle incongruenze della società e dai bisogni impellenti del quotidiano, sperimentiamo l\'affanno e l\'insoddisfazione dimenticandoci che la nostra presenza su questa Terra può trovare un senso sereno solo nella pienezza, nella condivisione, nella comunione di anima e corpo.
È un particolare, quello della tranquillità, molto caro a Snoopy. Egli non si scompone, né tanto meno mortifica per la propria pigrizia, invece si mostra capace di distillare esilarante saggezza in un celebre balloon, asserendo da posizione supina: “Oggi non faccio niente. Anche ieri non ho fatto niente. Ma non avevo finito...”. Alla cultura della fatica, che ci ammalia con promesse d\'ipotetica perfezione e ci perseguita rendendoci superimpegnati nello sforzo di diventare iperefficienti, la creatura di Schulz oppone la dottrina del “take it easy”, in nome di un sano relax che vuol dire sapersi prendere il proprio tempo e godersi i propri ritmi, scevri da nevrosi, ossessioni, insormontabili condizionamenti esterni.
Certo anche Snoopy ha i suoi momenti diffili, delusioni e problemi. Detesta ad esempio i felini, reputandoli “le erbacce nel prato della vita”, e si ritrova un acerrimo nemico nell\'inquietante gatto dei vicini, chiamato significativamente “Secondo Conflitto Mondiale”. Tale personaggio mai compare in maniera diretta nelle strisce a fumetti dei “Peanuts”, tuttavia sono gli effetti delle sue tremende zampate a danneggiare la cuccia del povero cane di Charlie Brown! A pensarci bene, Snoopy avrebbe tutti i motivi per rattristarsi, essendo un animaletto che dipende quasi in toto da qualcun altro e che, in apparenza, non ha voce di sorta in capitolo (nemmeno parla, sono i suoi pensieri ad apparire nelle nuvolette). Però possiede un\'indole fiduciosa. E questo gli consente di mordere l\'esistenza e di sentirne tutto il sapore!
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