Sam Neill, 'vorrei vivere nell'antica Roma': l'intervista
Cinema / Drama / News - 09 October 2017 08:00
Mauxa ha intervistato in esclusiva Sam Neill, attore versatile che ha lavorato a più di 110 film.
Sam Neill arriva puntuale all’incontro, con una disinvoltura che evoca anche decenni passati sul set. L’abbiamo intervistato a Venezia, dove ha presentato il film “Sweet Country”, in concorso alla Mostra del Cinema. La pellicola - che ha vinto il Premio speciale della Giuria - è diretta da Warwick Thorntone e sarà presentata nei prossimi giorni al London Film Festival e a Philadelphia.
In “Sweet Country” Sam Neill interpreta Fred Smith, un proprietario terriero nell’Australia del 1929 che protegge uno schiavo nero, Sam Kelly dall’accusa di avere ucciso il padrone violento.
Neil ha recitano in più di 117 tra film e serie tv da, “Jurassic Park 1 e 3” nel ruolo del Dr. Alan Grant, a “Il seme della follia” di John Carpenter, “Ore 10: calma piatta” (1989) di Phillip Noyce nonché in serie televisive come “Amerika”, “I Tudors”. Di origini irlandesi, vive da anni in Nuova Zelanda, dove coltiva anche vitigni.
D. Sam, il tema del film “Sweet Country” è tragico, raccontando di uno dei primi processi ad un uomo nero avvenuto in Australia, accusato di avere assassinato il padrone per legittima difesa. Credi che sia importante trattare argomenti del genere?
Sam Neill. Sì, è una storia tragica, e lo è ancora di più se consideriamo che è una storia vera (accaduta nel 1920, n.d.r.). Ma in Australia ci sono stati episodi anche peggiori di espropriazione, di malattia, di massacri, di brutali violenze contro un popolo.
D. Tu hai recitato in molti film. Qual è il ruolo a cui ti senti più legato?
Sam Neill. Non è mai una domanda facile a cui rispondere. È come chiedere, “Quale preferisci fra i tuoi figli?”. Insomma, in realtà ce l’hai un figlio preferito, ma non puoi dire chi è, perché gli altri tuoi figli ci resterebbero male. Non dire mai chi è il tuo figlio preferito.
D. Giusto. Allora hai un film a cui è più affezionato, da “Jurassic Park” a “Lezioni di piano”, “L'uomo che sussurrava ai cavalli”, “Il seme della follia”?
Sam Neill. Sono molto attaccato ad alcuni dei miei film più indipendenti, e che in pochi hanno visto, ma sono soddisfatto anche degli altri. Tu quale preferisce, tra i miei film?
D. Per me è molto intensa l’interpretazione di “Lezioni di Piano”, nel ruolo di Stewart, il marito della protagonista.
Sam Neill. Sì, “Lezioni di Piano”. Fu un film importante, perché era un’espressione di un’opera forte che arrivava dalla Nuova Zelanda. Nessuno si aspettava un film del genere dalla Nuova Zelanda. E poi parlava di donne, era stato realizzato da una donna (Jane Campion, n.d.r.). Quindi sì, credo che sia stato un film importante. Fare il cattivo in un film femminista, è un’impresa che ti fa onore (ride).
D. Se potessi scegliere, quale personaggio storico ti piacerebbe essere?
Sam Neill. Ma in un film, o realmente?
D. Realmente. Se potessi rinascere in un personaggio?
Sam Neill. Quale personaggio storico? È una domanda davvero difficile. Quasi tutti i periodi storici sono caratterizzati da eventi davvero terribili, quindi credo che sarebbe stato bello vivere quando Roma era al suo apice. L’Impero romano era fantastico, ma al tempo stesso era fondato sulla schiavitù, sulla violenza. Non lo so, mi piacerebbe essere un pre-europeo medio. Mi piacerebbe essere un re, ma poi dovrei sacrificare delle vergini, e tutte quelle cose orribili che un re deve fare. Ma i lati positivi sarebbero tanti. Non lo so, è una domanda impossibile.
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