Recensione X-Men comics La battaglia dell'atomo, una trama epica con finale aperto
Comics / Super Heroes / News - 01 April 2016 10:00
Panini Comics riunisce gli X-Men del passato, del presente e del futuro per combattere tra loro, in uno scontro magistralmente orchestrato da Brian Michael Mendis in La battaglia dell'atomo. La storia
La trama di X-Men La battaglia dell’atomo è incentrata sul viaggio nel tempo, nel presente, degli X-Men del futuro nel tentativo di convincere gli X-Men “originali”, strappati al loro tempo dalla Bestia, a tornare a casa, per scongiurare disastrose fratture e paradossi nel flusso temporale. La fuga disperata della giovane Jean Grey insieme al giovane Scott Summer, i più perplessi sulla necessità di partire, i dissapori mai sanati tra il “professor” Wolverine, fondatore della Jean Grey School, e Ciclope, a capo del suo team fuorilegge, l’intervento dello S.H.I.E.L.D., guidato dal suo direttore Maria Hill con le sue nuove Sentinelle fino all'amara scoperta, che svelerà la presenza di una malvagia Confraternita in contrapposizione ai veri X-Men del futuro: tanta "carne al fuoco" che culminerà in una battaglia fisica e telepatica per scongiurare un’epoca di terrore.
Con X-Men La battaglia dell’atomo Panini Comics celebra 50 anni di storia mutante raccontando un evento per certi aspetti unico, anche se incompleto. La sceneggiatura dei maestri del mondo mutante - Brian Michael Mendis, Jason Aaron e Brian Wood - è curata e permette al lettore di vivere appieno un’escalation di eventi strepitosi, col cuore in gola. Alcune cicliche pause nel racconto consentono istanti riflessivi al lettore, ma spezzano un ritmo narrativo che vuole essere incalzante, e il più delle volte ci riesce. I dialoghi sono credibili e funzionali al racconto, raramente casuali, salvo diverse battute futili, utilizzate principalmente per denotare alcuni lati dei caratteri dei personaggi e i loro stati d’animo, quasi mai per far avanzare il plot.
Un punto debole nella trama c'é: alla fine della storia in fondo non si è concluso niente. Vale a dire che, dopo un racconto comunque epico e tanti scontri, che misurano abilità da una parte e dall'altra, gli X-Men originali non solo non tornano a casa, nel passato, a causa di qualcosa o qualcuno nel continuum spazio-temporale che glielo impedisce, ma anzi appaiono più che mai stabili nel presente. Viene da domandarsi se le leggi dello spazio tempo non si applichino più ai giovani X-Men. Un quesito interessante, almeno per ora senza risposta apparente.
Con tre linee temporali in gioco ed una miriade di mutanti "in campo", i personaggi di X-Men La battaglia dell’atomo - mutaforma e telepati, ma non solo - assumono un ruolo chiave. Alcuni spiccano nel racconto, come ad esempio Jean Grey e il giovane Ciclope, o il nipote di Xavier, in quanto protagonisti di un'evoluzione (anche in negativo) del loro ruolo e della natura delle rispettive mission. In generale, però, districarsi tra i molti nomi e relative abilità può apparire come un'impresa mortificante se non si é al di dentro della saga.
Alcuni elementi sono comunque impossibili da non segnalare: Kitty Pryde regala un colpo di scena importante, perchè abbandona il team di Wolverine per unirsi alla squadra di X-Men rinnegati di Ciclope. Presenti nel racconto anche alcune morti eccellenti, soprattutto lato X-Men del futuro: la Bestia, Jubilee e il Colosso escono definitivamente di scena, così come la Jean Grey del futuro, che si fa esplodere a Cape Citadel - lo stesso luogo dove, molti anni fa, nacquero gli X-Men - sovraccaricando i suoi poteri e creando ripercussioni nel presente.
La molla che spinge le azioni dei personaggi si può riassumere in alcuni dialoghi chiave, che danno il senso della storia e dei loro attori, a prescindere dalla sponda nella quali si trovano ad operare: “E’ possibile recuperare il passato? Recuperare qualche valore perso durante il cammino? Oggi siamo quel che siamo, con tutti i nostri gloriosi difetti", spiega McCoy in un momento di sconforto. Se il mondo in cui gli X-Men vivono é pieno di bugiardi, un luogo in cui tutti cercano di manipolare tutti per uno scopo, allora il pensiero conclusivo di McCoy é triste per i mutanti, ma veritiero: "E’ così che andrà a finire sempre: perseguitati fino all’estinzione". Da qui il casus belli e il tentativo di cambiare un futuro non facile per gli X-Men.
I disegni sono di ottimo livello: tra gli artisti impegnati nel progetto troviamo anche il nostro Giuseppe Camuncoli. Le matite rendono piena giustizia ad una trama complessa e ricca di sfaccettature. Un meraviglioso dinamismo si incontra soprattutto in presenza delle molte scene di azione e di pericolo, o quando i sentimenti si accendono all'improvviso, così come le liti e le lotte tra telepati che avvengono con la mente. Anche le più semplici nuvolette dei dialoghi, in presenza di molti personaggi contemporaneamente in scena a discutere e a dire la loro, non sono mai piatte ed anzi diventano un esercizio di stile, restituendo al meglio le fasi concitate dello scambio di battute - più spesso rimproveri e minacce - che agitano il cuore dei mutanti, nessuno dei quali - fino alla fine - riesce ad assumere il ruolo di unico e vero depositario della verità.
X-Men La battaglia dell’atomo é un crossover dei comics All-New X-Men #16-17, X-Men #5-6, Uncanny X-Men #12-13, Wolverine and the X-Men #36-37 e X-Men La battaglia dell’atomo #1-2 ed é pubblicato in Italia da Panini Comics. L'albo a colori, composto da 208 pagine, é in vendita a 18 euro. Il giudizio complessivo è positivo: X-Men La battaglia dell’atomo offre al lettore - e in particolare ai tanti fan della serie - una storia intensa raccontata con grandi disegni. Un bel regalo per il cinquantesimo anniversario degli X-Men.
© Riproduzione riservata