On the Milky Road, incontro con Emir Kusturica e Monica Bellucci: 'il film è concepito per il grande schermo'
Cinema / News - 08 May 2017 19:45
Mauxa ha partecipato alla conferenza stampa del film "On the Milky Road" con Emir Kusturica e Monica Bellucci.
On the Milky Road - Sulla Via Lattea è il film di Emir Kusturica con Monica Bellucci, lo stesso Kusturica, Predrag Manojlovic e Sloboda Micalovic.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa del film: la vicenda è ambientata durante la guerra in Bosnia. Kosta (Emir Kusturica) vive in un villaggio, tra gli spari dell’artiglieria e le consegne di latte. Il matrimonio con Milena (Sloboda Micalovic) è prossimo, ma l’arrivo di una donna, Nevesta (Monica Bellucci) fa vacillare le sue decisioni. Quando la guerra pare terminata, i due devono fuggire per non essere uccisi, avvicinando così i propri desideri.
D. Come è nata l'idea del film, protratto per tre anni?
Emir Kusturica. Sono state tre storie che mi sono giunte. La storia dell'uomo che trasportava il latte è avvenuta a Mosca: lui faceva avanti e indietro portando il latte ai soldati. In questo percorso dava il latte ad un serpente, è un giorno il rettile salvò l'uomo da un attacco.
La seconda vicenda è della Jugoslavia, nel 1990. Una bellissima ragazza che viveva in territorio serbo e che andò a scuola a Roma, tornò poi alla vigilia della guerra per tentare di ottenere alcuni terreni del padre. Aveva lavorato come spia, intercettava le comunicazioni che avvenivano tra i vari soldati della Nato. Riuscì a fare innamorare un generale inglese che arrivò ad uccidere la moglie, e trascorse molto tempo in un campo profughi.
Ho messo insieme questo due storie, cui ho aggiunto quella di un uomo che riesce a salvarsi facendo camminare mille pecore su un campo minato.
D. Come è stato lavorare con Emir.
Monica Bellucci. È come un pittore, che si lascia guidare dall'ispirazione. Ho dovuto anche parlare serbo, e all'inizio pensavo di non riuscirci. Poi non so perché si riesce sempre a fare tutto, quando si ama il proprio lavoro. Abbiamo girato in estate, dal 2013 al 2016. Il film mostra anche che l’amore, la sessualità, non sono legati all'età ma al tempo che passa. Sono due persone che non credono alla vita, lui sembra che stia in vita perché la morte non lo voglia. Eppure c'è uno slancio vitale tra di loro. Penso che ci si possa amare e far l'amore anche se il tempo passa. D. Come sono state affrontate le varie scene d'azione con Monica?
Emir Kusturica. Ogni volta che Monica mi diceva che questa cosa non poteva farla, io rispondevo che Sandra Bullock l'avrebbe girata.
D. Sarai madrina al Festival di Cannes.
Monica Bellucci. Ho detto di sì a Cannes perché mi ha portato molta fortuna. Sono andata con "Irreversible" e "Le meraviglie", e poi questi lavori hanno avuto una vita all'estero. Il Festival di Cannes è una delle manifestazioni più importanti, che permette di dare grande visibilità.
D. Come avverrà la distribuzione del film?
Lucy De Crescenzo (distributrice del film) . Usciamo in 30 sale, in quasi tutte le città e nei cinema centrali. Quelli di qualità, non i multisala. Poi per me è un grande onore distribuire questo film che per assurdo non aveva ancora degli acquirenti.
Emir Kusturica. Voglio ringraziare Lucy perché si è assunta questo rischio. Questo film è concepito per il grande schermo, non per essere visto su un telefonino, perché dà delle emozioni che solo su schermo possono essere mostrate. In futuro si faranno molti più film di quelli che si realizzano oggi, che sono già molti. Tratteremo il cinema come oggi trattiamo l'opera, si vedrà anche sui piccoli dispositivi. Ma allora si sarà perso il motivo per cui è nato. Per questo siamo grati a questo coraggioso distributore.
D. Perché nel film dici che la bellezza è una condanna?
Monica Bellucci. Per scrivere un ruolo così bisogna conoscere le donne e amarle. Quando il mio personaggio dice che la bellezza le ha causato solo dolore e attira il peggio delle persone, è una realtà. Sono grata alla bellezza, è una forma di salute. Spesso nella carriera hanno distrutto la mia bellezza, come in "Irreversible" perché il regista voleva esprimere la violenza di cui può essere vittima. Leggevo tempo fa che ogni tre giorni ci sono donne che muoiono per colpa di un ex marito o compagno. Emir mi ha fatto dire delle cose molto profonde in “On the Milky Road”, ridendo nell'acqua, alternando riflessioni e violenza. La dualità tra la ferocia e la poesia, tra il dolce e l'amaro della vita.
D. Girerai film in Italia?
Monica Bellucci. Sono legata all'Italia, all'Umbria dove sono nata. Quando mi chiedono cosa accade al cinema italiano, dico che è un problema politico ed economico. Ci sono registi, ma si fanno troppo pochi film di autori esordienti. È così non si coltivano i talenti.
D. La presenza di animali nel film è insistente. Perché?
Emir Kusturica. Oggi siamo in una situazione per cui il pianeta è in pericolo. Abbiamo fatto grandi cose nella scienza ma anche grandi errori. È la terra nostra padrona, perché al termine sempre sotto terra finiamo. Gli animali è necessario amarli. Il falco pellegrino che è onnipresente nel film stava sempre con me, mi pizzicava, era sulla mia spalla. Alla fine si è abituato, ed è evidente il significato simbolico di questo animale: in un uno dei momenti più difficili del mio personaggio, lui lo salva. È un falco che per tre anni ha imparato ad interagire con il cast. Oggi fare un film così, durato tre anni è impensabile.
D. Il prossimo film qual è?
Emir Kusturica. Sono in agricoltore. Coltivo cibo biologico. È posso essere più che contento che "On the Milky Road" sarà nelle sale in 30 copie. È il prossimo film lo realizzerò in Cina, il distributore mi ha detto che sarà presente in 40000 copie, che è il doppio delle sale che esistono in Usa.
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