Lo Hobbit - Andata e ritorno: il nuovo film di Peter Jackson tratto dalle ultime pagine di Tolkien

Cinema / News - 12 December 2013 08:00

Lo Hobbit - Andata e ritorno: il nuovo film di Peter Jackson è tratto dall\'epilogo del libro \"Lo Hobbit\", opera dalle recensioni entusiastiche di John Ronald Reuel Tolkien datata 1

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Lo Hobbit - Andata e ritorno (“The Hobbit: There and Back Again\") è il film che uscirà nelle sale cinematografiche il 16 dicembre 2014, interpretato da Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Benedict Cumberbatch e Evangeline Lilly.


Film Tolkien

Il film continua l\'avventura del protagonista Bilbo Baggins, che dopo il percorso necessario  per reclamare il Regno dei Nani e la lotta con il drago Smaug (con una trama presente nel film “Lo Hobbit - La desolazione di Smaug”, 2013) prende possesso della montagna. Qui trova l’Archepietra, un cimelio della dinastia di Thorin e lo nasconde: intanto gli Elfi Silvani  assediano la montagna e chiedere il dazio per il loro aiuto e il risarcimento per la distruzione di Lake-town, nonché la liquidazione dei vecchi crediti. Ma Thorin rifiuta, dopo un litigio con Bilbo lo bandisce e la battaglia è inevitabile. La Battaglia dei Cinque Eserciti vede Thorin ferito a morte, e riconciliarsi con Bilbo prima di spirare. Bilbo accetta solo una piccola parte della sua quota del tesoro, non avendo bisogno di altro, ma torna a casa come un hobbit possidente.


Nei primi anni del 1930 John Ronald Reuel Tolkien, autore del libro era docente ad Oxford come professore di inglese, con una borsa di studio. Aveva pubblicato alcune poesie in riviste, tra cui ”Feet Goblin” e “The Cat and the Fiddle: A Nursery Rhyme Undone and its Scandalous Secret Unlocked”, rielaborazione della filastrocca Hey Diddle Diddle. Scriveva anche “Le lettere di Babbo Natale”, stesura trentennale pubblicata per la prima volta nel 1976 e composta da una raccolta di lettere attribuite a Babbo Natale, dove non manca un orso polare e la prima creazione di linguaggi elfici e di una mitologia nordica.

Un giorno del 1930 Tolkien senza premeditazione si mise seduto e cominciò a scrivere questa frase: “In un buco nel terreno viveva un hobbit\". Da qui prende il via la sua opera, che terminò alla fine del 1932. Mostrò il manoscritto a diversi amici, tra cui CS Lewis autore de “Le cronache di Narnia”. 

Una delle influenze primarie fu la mitologia norrena, nonché Arts and Crafts Movement (movimento delle arti e dei mestieri) propugnato da William Morris, che avvalorava un sincretismo tra artigianato e misteri delle corporazioni medievali. Un altro motivo d’ispirazione è l’opera di George MacDonald “La principessa e il Goblin”

Molte influenze narrative Tolkien deve a ”Beowulf”, opera inglese rinvenuta nell’anno 1000 e costituente il più lungo poema epico in lingua arcaica. La trascrizione del manoscritto avvenne ad opera di monaci amanuensi. Qui si racconta di Beowulf, figlio di Edgetho, nipote di Higlac: nato nel 495 d.C., si reca in Danimarca per liberare Hrothgar Herot da Grendel, poi accompagna Higlac in una spedizione contro i Franchi e i Frisoni nel 521. È re dei Geati nel 533 e regna fino alla sua morte. Hrothgar era amico del padre di Beowulf, motivando così il viaggio per aiutarlo e liberare la Danimarca del mostro Grendel.

La pubblicazione de “Lo Hobbit” avvenne in 1500 copie. Il successo fu immediato, per la capacità di coinvolgere anche gli adulti in un viaggio adolescenziale e di formazione. Fuori dall’esotismo europeo imperante, si racconta di luoghi tetri, draghi ed denari, per una educazione che non è solo buonista ma anche pragmatica. A nulla serve crescere se non si può sopravvivere.

E il regista Peter Jackson ha riproposto quasi con assillo questa tematica. È il sesto film che lui dirige tratto dall’opera di Tolkien, con una saga iniziata nel 2001 con “Il signore degli anelli - La compagnia dell\'anello”, seguita da “Le due torri” (2002), “il ritorno del re” (2003), “Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato” (2012) e appunto “La desolazione di Smaug” (2013). Veronika Kwan Vandenberg, presidente della distribuzione internazionale Warner Bros che finanzia il film ha detto che l’epilogo “sarà uno spettacolo di azione con una conclusione emozionante per questa trilogia”.

Il prossimo film di Peter Jackson avrà sempre una tematica adolescenziale ma meno materialistica: si tratta infatti de “The Adventures of Tintin”.

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