Libro thriller Il passato è un morto senza cadavere: luci e ombre sull’esistenza umana

Antonio Manzini torna con una nuova e avvincente avventura del vicequestore Rocco Schiavone nel suo ultimo libro Il passato è un morto senza cadavere. In questo episodio, l'autore non solo porta avanti l'indagine investigativa con la sua consueta abilità, ma alza anche il livello della riflessione sulla condizione umana, esplorando luci e ombre che definiscono l'esistenza.

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Tutto parte da un misterioso incidente su una strada di montagna

La vicenda si apre con un misterioso incidente su una strada di montagna. La vittima è Paolo Sanna, un ciclista che sembra aver avuto una vita isolata e priva di legami significativi. Schiavone, con il suo acuto istinto investigativo, capisce fin da subito che dietro quella morte si nasconde molto di più di quanto sembri. La vita di Sanna era costellata di cambiamenti di residenza, brevi relazioni e un notevole patrimonio economico non giustificato. Gli indizi suggeriscono che l'uomo stesse fuggendo da qualcosa, ma cosa?

A complicare ulteriormente l'indagine è il ritrovamento di un taccuino contenente una lista di nomi, sigle e numeri che sembrano indecifrabili. Questo particolare porta Schiavone a scavare nel passato oscuro dell'uomo, dove si annidano segreti legati a un gruppo di amici di vecchia data. Mentre l'indagine si infittisce, il vicequestore è costretto a bilanciare il suo solito approccio diretto con la necessaria delicatezza che la situazione richiede, soprattutto quando emerge la preoccupazione per la scomparsa di una donna a cui Schiavone è particolarmente legato.

Con Il passato è un morto senza cadavere, Manzini ci regala un thriller emozionante, in cui la trama investigativa si intreccia a una profonda riflessione sul passato, i legami affettivi e le scelte che definiscono la vita. Un viaggio nel buio, alla ricerca non solo di una verità nascosta, ma anche di un senso più profondo del nostro rapporto con il tempo e con le persone che ne fanno parte.

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