Libro Novak Djokovic: Il punto vincente. La mia strategia per l'eccellenza fisica e mentale
Comics / News - 07 April 2014 16:30
Novak Djokovic presenta il libro "Il punto vincente" (Sperling & Kupfer) a "Che Tempo Che Fa", ospite di Fabio Fazio.
Il punto vincente. La mia strategia fisica e mentale di Novak Djokovic (Sperling & Kupfer) – Il libro di Djokovic, tra i più grandi tennisti nella storia di sempre, parla di sé, di come realizzare i propri sogni e di alimentazione: a un certo punto, infatti, Djokovic si rende conto che i momenti più complicati nella carriera coincidono con una dieta sbagliata.
Intervistato da Fabio Fazio, il campione serbo racconta l'adolescenza difficile sotto le bombe di Belgrado durante la guerra. Il libro nasce dall'esigenza prioritaria di condividere la propria storia, in cui la qualità della vita e del tennis cambiano radicalmente grazie al fattore alimentare. Della guerra, ricorda un periodo distruttivo per tutti, un'esperienza che non augura a nessuno, da cui tuttavia ha raccolto valori positivi e una fondamentale lezione di ottimismo: capire i momenti in cui non hai niente e apprezzare quelli in cui hai tutto. C'è un proverbio serbo che Djokovic cita nel libro: “Se niente ti fa male, metti un sassolino nelle scarpe e comincia a camminare: non bisogna mai dimenticare le difficoltà degli altri”.
Diversamente da Agassi, che nella biografia “Open” narra di un rapporto tormentato con il tennis, per Djokovic il tennis è sinonimo di amore, gioia e divertimento. Se non fosse così, attaccherebbe la racchetta al chiodo senza rimpianti. Viene da una famiglia di sportivi di cui è il primo a giocare a tennis. Ha quattro o cinque anni, ricorda, quando vede il tennis in televisione ed è (grande) amore a prima vista. Ancora oggi non sono i soldi, né il successo, a determinarne la motivazione, ma la gioia di vincere. Nel 2011 realizza il proprio sogno a Wimbledon. Djokovic riporta quell'emozione in “Il punto vincente”: “Mentre guardavo l'ultimo disperato rovescio di Nadal che cadeva lungo assegnandomi il trofeo di Wimbledon, mi rivedi com'ero a sei anni: un bambino innocente, venuto dal nulla che allungava le braccia verso un sogno irraggiungibile. Mi gettai a terra a braccia alzate, mi accovacciai, strappai un po' di erba dal campo di Wimbledon e la mangiai. Sapeva di sudore, il mio sudore, eppure non avevo mai assaggiato niente di più dolce”.
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Il 2011 rappresenta un anno di svolta nella carriera di Djokovic. La stampa sportiva saluta l'impresa come "la migliore stagione nella storia del tennis" con 10 titoli, 3 Grandi Slam e 43 match consecutivi vinti. Un trionfo spettacolare. In pochi avrebbero scommesso sull'atleta che, appena un paio di anni prima, è costretto a lottare con problemi fisici e infortuni. Invece, la scoperta dell'intolleranza al glutine e il conseguente cambiamento delle abitudini alimentari rimettono in sesto il campione potenziandone agilità e resistenza di gioco. Nel libro, Djokovic mette a punto un programma alimentare di due settimane per liberarsi da stress e chili in eccesso: ricette e consigli fisici a portata di tutti e, allo stesso tempo, a servizio del recupero della salute e della lucidità, indispensabili per affrontare al meglio la quotidianità.
A colloquio con Fazio, il campione sottolinea la fortuna di avere avuto l'opportunità di giocare a tennis e realizzare, in questo modo, il proprio sogno, coltivato fin dall'età di quattro anni. La Serbia è ancora un Paese povero. Per questa ragione, ha creato una fondazione in grado di aiutare altri bambini a fare lo stesso attraverso l'educazione e la dieta. Si augura, un giorno, di vederne i sogni realizzati.
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