Mostra Le meraviglie del barocco: a Macerata curata da Vittorio Sgarbi

Daily / News - 18 August 2010 12:52

Il Barocco è il periodo più florido dell\'arte italiana, per varietà di sperimentazioni figurative tenute in nuce nel Rinascimento e finalmente capaci di esprimersi. Se nella letteratura italiana la p

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Film Tully

Vittorio Sgarbi, noto critico d\'arte propone a San Severino Marche una panoramica interessante sull\'aspetto più allegorico del barocco, inteso come \"perla preziosa\" che svela aspetti inusitati.

La mostra  Le Meraviglie del Barocco inaugurata il 24 luglio e che resterà aperta fino al 12 dicembre ha già saputo attrarre gli appassionati, raggiungendo nella sola prima settimana di agosto oltre mille presenze.

Le opere esposte sono novanta, fra dipinti, sculture ed oreficerie: nel ‘600 i prelati al vertice delle diocesi favorirono la venuta di artisti e di capolavori da Roma, facendo di queste zone un fulcro dell\'arte. Tra gli artisti incontriamo Pomarancio (Cristoforo Roncalli) con Apollo, Scarsellino (Ippolito Scarsella) con La discesa dello Spirito Santo, Giacomo Giorgetti con la Comunione di Santa Lucia, Alessandro Rosi con S. Sebastiano curato dalla pia Irene (attribuzione dello stesso Sgarbi), Baciccio (Giovan Battista Gaulli) con la Conversione di San Paolo, Giacinto Brandi con la Madonna del Carmelo, Cerano (Giovan Battista Crespi) con Il martirio di San Bartolomeo, Carlo Maratti con La Madonna appare a Santa Francesca Romana, Gregorio Preti con Miracolo di San Nicolò, Scipione Paris con Paliotto.

Per gli altri artisti esposi, si da Pomarancio ad Andrea Lilli, figure di collegamento tra il Tardo Manierismo e il Barocco. Si prosegue con Orazio Gentileschi, Giovanni Francesco Guerrieri, Valentin de Boulogne, Ribera e interessanti copie antiche e famose del Caravaggio come San Francesco e l\'Angelo proveniente dal Museo Civico di Udine. Per uno sguardo al Classicismo si presentano Guido Reni, Guercino, Sassoferrato e Paolo Marini.

Il gusto che avrebbe creato un genere e anche evidenziato dall\'esposizione di alcuni capolavori di Gian Lorenzo Bernini e dei suoi collaboratori, di Giovanni Battista Gaulli, di Carlo Maratti e di intagliatori e di orafi che introducono, in ambito locale, le novità del Barocco.

La mostra ha il merito anche di aver permesso il restauro di numerose opere esposte: l\'antica copia della tela di Caravaggio raffigurante San Francesco e l\'angelo ritrovata a San Severino nella chiesa di San Rocco che verrà messa confronto con la versione del Museo Civico di Udine; il busto in bronzo di Urbano VIII del palazzo comunale di Camerino finalmente visibile da vicino.

Accanto all\'aspetto pittorico, si analizzerà anche il barocco dal punti di vista cinematografico: Il 20 agosto e\' in programma poi il Don Giovanni diretto da Giorgio Cottafari con Giorgio Albertazzi, il 27 Il malato immaginario di Silvano Blasi con Tino Buazzelli.

Si susseguiranno concerti, conferenze a tema e incontri conviviali legati alla gastronomia barocca. Il Comitato Scientifico è presieduto da Vittorio Sgarbi, presidente onorario è Mina Gregori, e vede tra i presenti tra gli altri Antonio Paolucci, Francesco Scoppola, Maurizio Marini, Stefano Papetti, con il coordinamento e la direzione di Liana Lippi.

© Riproduzione riservata


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