L'uomo che uccise Liberty Valance, la carriera politica costruita sulla menzogna nel film di John Ford
Cinema / Classico / News - 13 April 2016 11:30
"L'uomo che uccise Liberty Valance" è il film western di John Ford che uscì il 13 aprile 1962. Il film classico segna una evoluzione nella filmografia di Ford: la Paramoun sta
L'uomo che uccise Liberty Valance (“The Man Who Shot Liberty Valance") è il film western di John Ford del 1962, che usciva nei cinema il 13 aprile. Nel cast ci sono John Wayne, James Stewart, Vera Miles e Lee Marvin.
La trama è ambientata nel 1910, il senatore Ranse e la moglie Hallie giungono nella piccola città di Shinbone per partecipare al funerale di Tom Doniphon. Un giornalista lo intervista, Ranse racconta i suoi primi giorni di lavoro in quella città, quando si oppose alle vessazioni di Liberty Valance, noto pistolero. Gli unici altri due uomini nella città che non avevano paura del fuorilegge erano Dutton Peabody, direttore alticcio di un giornale e Tom Doniphon, rispettato allevatore innamorato della cameriera Hallie. Rane fu nominato delegato ad una convenzione territoriale, nacque uno scherno con Valance finché una notte, l’uno di fronte all'altro sulla strada principale buia della città echeggiano degli spari. Ranse rimase ferito e Valance giaceva morto.
Ranse divenne noto come "l'uomo che uccise Liberty Valance”, nominato per correre al Congresso: ma il senso di colpa per l’assassinio non allentava, tanto da essere incapace di affrontare una carriera costruita su un omicidio. Rifiuta così la nomina, finché Tom confessa di aver commesso lui il gesto per amore di Hallie. Ranse giunge così al Senato degli Stati Uniti con una carriera a Washington, mentre Tom muore povero. Il giornalista alla fine decide di non stampare l’articolo, perché nel vecchio West la leggenda di Ranse era elegiaca.
Il film getta un sentore di coscienza nella filmografia di John Ford, dopo il malconcio “Cavalcarono insieme” (1961) e “La battaglia di Alamo".
L’aspetto romantico del passato storico americano qui si deforma, tanto che la medesima politica è inficiata dalle vicende personali. Il conflitto tipo di Ford tra natura selvaggia e la civiltà di “Sfida infernale” (1946) qui è interiore, con una civiltà che deve lottare per progredire in avanti. "Non sei orgoglioso?" chiede ad un certo punto la moglie a Ranse, e lo sguardo di lui non fa trasparire ambizione ma consapevolezza che tutta la sua vita e la sua carriera sono stati costruiti su una menzogna.
Se il film quando uscì non ebbe il successo sperato incassando 8 milioni di dollari, con gli anni fu rivalutato tanto da divenire uno dei film del regista più ammirati.
Prodotto dalla Paramount, fu girato quasi interamente in un teatro di posa, imponendo limiti di budget cosicché Ford ha focalizzato l’attenzione sui personaggi e le loro emozioni spesso represse, le motivazioni, le verità. Ford improvvisava sulla sceneggiatura di giorno in giorno, girando solo ciò di cui aveva bisogno. Anche i primi piani sono realizzati con pochi ciak, perché il regista era convinto che gli attori si stancano velocemente mancando di spontaneità.
Matt Jackson, il presidente della IM Global sta producendo il remake del film: il film sarà ambientato in un periodo relativamente recente, forse nel 1980 in Pennsylvania.
“Quando la leggenda diventa realtà, stampa la leggenda”, frase del film è il titolo di un romanzo giallo di Craig McDonald sulla morte di Ernest Hemingway. Sergio Leone ha affermato che “L'uomo che uccise Liberty Valance” era il suo film preferito di John Ford, perché era l'unico in cui il regista mostro qualcosa chiamato pessimismo”.
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