King Kong, il film classico con Jeff Bridges e Jessica Lange dai maestosi effetti speciali
Cinema / Classico / News - 07 September 2014 13:00
King Kong è il film uscito l'8 settembre 1976: è un classico della cinematografica soprattutto per i maestosi effetti speciali. Nel cast ci sono Jeff Bridges e Jessica Lange, e il remake
King Kong, il film classico di John Guillermin usciva nelle sale statunitensi l’8 settembre 1976. In Italia arrivò il 23 dicembre dello stesso anno. Nel cast ci sono Jeff Bridges, Charles Grodin e Jessica Lange.
King Kong film del 1933. “King Kong” segue il film del 1933 di Merian C. Cooper, produttore suggestionato dalle pellicole ambientate nella giunga di quell’epoca come “Caccia fatale” (1932), e poi fatto sceneggiare dallo scrittore Edgar Wallace. È con questa versione che il personaggio entra nell’immaginario collettivo, creato nello stesso decennio in cui il cinema statunitense proponeva grandi paure da espiare, come quelle de “Lo squalo”, “ET - L’extraterrestre” entrambi di Steven Spielberg, “Guerre stellari” (“Star Wars”, 1977) di George Lucas.
King Kong film del 1976, trama. La trama di “King Kong” mescola il soprannaturale con la dimensione umana, rappresentata da un’avidità imperitura. Una compagnia petrolifera effettua una spedizione nell’Oceano Indiano. In un’isola la popolazione venera un gorilla gigante, e gli offre in sacrificio una giovane donna: stavolta la prescelta è proprio la statunitense Dwan che viaggiava sulla nave. Ma l’equipaggio riesce a salvare la donna e a catturare King Kong, portandolo a New York ed esibendolo come fenomeno circense al suono di : “Luci! Camera! Kong!”. King Kong riesce ad essere domato solo da Dwan, quasi fosse innamorato di lei. Il gorilla riesce a liberarsi dalle catene che lo imprigionano e comincia a terrorizzare la città, finché sale sul World Trade Center e una serie di proiettili lo uccide.
King Kong con Jessica Lange, significato. Lo stesso amore tra King Kong e Dwan è uno degli aspetti meno valutati negli anni, essendosi soffermati quasi esclusivamente sull’aspetto avventuroso della pellicola, così come riproposto anche dal remake di Peter Jackson del 2005. Invece la possibilità di una relazione con un animale è l’aspetto che soggiace la trama: un sottotesto già presente nell’antica Grecia, come nella figura del satiro poi raccontata da Goethe in “Satiro o il diavolo silvano divinizzato”. Oppure nel “La bella e la bestia” del 1740, con i suoi molteplici adattamenti. Fino alla recente serie televisiva “Teen wolf”. Ed è proprio questo aspetto che al cinema è stato maggiormente reso visibile con il film di John Guillermin: basti pensare alla scena della donna seduta sul palmo della mano di King Kong, oppure quella in cui lui le soffia tra i capelli, oppure la fa danzare. Nella stessa frase di Jack Prescott è presente questa allusione: “Anche un stupratore ambientale come te non avrebbe distrutto questa nuova ed unica specie”.
King Kong e gli effetti speciali. Il film è prodotto da Dino De Laurentiis, e costato 24 milioni di dollari ne incassò 90 milioni. L’Italia è presente anche con Carlo Rambaldi, che per la prima volta progettò un gorilla meccanico a grandezza naturale per le riprese. L’altezza del gorilla era di 12 metri, per un peso di 6,5 tonnellate: poiché i cavi entranti che dovevano servire per muovere la maschera erano troppo ingombranti, si realizzarono anche altre sei maschere separate per alcuni momenti delle riprese. Il costo totale dell’effetto speciale fu di 1,7 milioni di dollari, e tanto era il clamore intorno a questa costruzione che nella scena finale in cui Kong muore si riversarono nella piazza trentamila persone ansiose di fare da comparsa. Le forse dell’ordine poi allontanarono gli spettatori, ma ormai le il regista aveva filmato la folla che altrimenti non sarebbe mai potuta essere radunata per un film.
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