Intervista a Kim Rossi Stuart e Cristiana Capotondi per il film 'Tommaso': 'la civilizzazione dell'uomo è un atto contro natura'

Cinema / News - 08 September 2016 06:15

Al Festival del cinema di Venezia abbiamo intervistato Kim Rossi Stuart e Cristiana Capotondi, protagonisti del film "Tommaso"

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Film Le vele scarlatte - video

Al Festival del cinema di Venezia Mauxa ha intervistato Kim Rossi Stuart e Cristiana Capotondi, protagonisti del film “Tommaso” di cui Stuart è anche regista. Nel cast c’è anche Camilla Diana: la trama racconta di un uomo che getta sofferenze nelle donne che incontra, fino ad una risoluzione finale.  

D. In “Anche libero va bene” c'era la vicenda di Tommi che a causa di una separazione doveva affrontate l'età adulta. Il Tommaso del nuovo film può essere una continuazione del personaggio di Tommi?

Kim Rossi Stuart. È un film che appartiene ad un genere che ho coniato io: esiste il film in costume, action, e il mio che è autoreferenziale. Lo fa in maniera critica o auto-critica, potendo riassumere una sorta di vizi del maschio. C'è di me qualcosa di urgente da raccontare, ma ciò non vuol dire che occorra costruire a livello storiografico un mio percorso. Con  lo sceneggiatore Federico Starnone abbiamo cercato di creare una struttura e dialoghi adiacenti.

D. Com’è il rapporto con le figure femminili nel film?

K. R. S. Queste due donne rappresentano isolotti in cui Tommaso trova conforto, ma che abbandona nel suo percorso di ricerca. Il personaggio di Diana invece è un isolotto inaccessibile. 

D. Ti sei ispirato a qualche lettura particolare per la scrittura del film?

K. R. S. Come Tommaso mi sono posto domande su cosa è il rapporto uomo-donna, cosa è una relazione appagante. Ho letto "Il gesto di Ettore" di Luigi Zoia, che dà una lettura proprio su questo aspetto. La civilizzazione dell'uomo è un atto contro natura, creando anche confusione sentimentale, sessuale.

D. Come interagisce Kim Rossi Stuart sul set?

Cristiana Capotondi. Essendo attore capisce le fisime, le paure. Spesso il regista è considerato un alterità, mentre lui ha un'attenzione profonda per il bene del film ma con una maniera aggraziata, creando un clima ideale sul set. Per me queste sono cose fondamentali.

D. Ci sono somiglianze tra voi e i personaggi interpretati?

C. C. Sono abbastanza trasparente, se c'è qualcosa che non va lo dico. Decisamente non assomiglio alla protagonista.

Camilla Diana. La forza maschile un po' mi assomiglia.

D. Come è nata la scelta di interpretare anche il film?

K. R. S. Inizialmente non avrei voluto interpretarlo, ma per esigenze produttive è stato necessario. Il film è delicato, il protagonista è davanti la macchina da presa sempre. Così mi sono dato delle direttive, come autenticità, verità.


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