Innamorato pazzo, il film commedia con Myrna Loy e William Powell sugli opposti conciliati
Cinema / Classico / News - 23 May 2017 08:00
"Innamorato pazzo" è il film classico che usciva nelle sale i 23 maggio del 1941. Nel cast ci sono Myrna Loy e William Powell.
Innamorato pazzo (“Love Crazy”, 1941) è il film di Jack Conway con William Powell, Myrna Loy e Gail Patrick. usciva nelle sale statunitensi il 23 maggio del 1941.
L’architetto eccentrico Steve Ireland (William Powell) e la moglie Susan (Myrna Loy) al quarto anniversario di matrimonio vorrebbero rivivere la prima notte di nozze. Ma la madre di Susan chiede una commissione a Steve, che durante il tragitto incontra Isobel Grayson, la sua ex ragazza ora sposata. Steve a causa di un incidente ha una commozione cerebrale e Isobel lo porta nel suo appartamento per un drink, tentando anche di ricordare la loro vecchia storia d’amore, mentre il marito artista "Pinky" sta lavorando nella sua mansarda.
A causa di incomprensioni da slapstick comedy, si giunge al punto in cui Susan crede che il marito la tradisca e chiede il divorzio: Steve si finge pazzo, dice di sentire delle voci, di essere Abraham Lincoln. Così all’udienza l’avvocato sostiene la pazzia dell’uomo, anche se Susan testimonia che è solo eccentrico. L’udienza è rinviata di sei mesi e Steve finisce in un sanatorio. Fugge e la riconciliazione con Susan pare sempre più complicata.
Il regista Jack Conway dopo “La donna del giorno” (1936) - in cui una donna veniva denigrata da un giornale - e “La febbre del petrolio” - dove all’amore si univano interessi economici - continua con la sua verve da commedia veloce e bizzarra, in cui nulla di ciò che accade è come dovrebbe essere. Questa geometria della comicità è possibile solo grazie ad un affiatamento del cast: in tal caso gli attori William Powell e Myrna Loy hanno lavorato a tredici film insieme, iniziando con la serie “The Thin Man” (1934). Erano così credibili come una coppia sposata che gli spettatori credevano che fossero coniugi.
Molti critici anche dopo decenni dall’usta de film ricordarono come la storia era sempre chiara e attuale, tra concitazioni e conversazioni intelligenti e sofisticate.
Da notare come l’uso della follia era necessario per far progredire la trama oltre il semplice intersecarsi di equivoci: alla fine la storia tra Steve e Susan diventa quella di un "amore folle", legato da discordie coniugali e dai pentimenti di Steve per i propri comportamenti.
La commedia fisica quindi si avvicinava al alla velocità di Buster Keaton, Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio, prima di arrivare a Jerry Lewis. Ma per come raccontava l’assillo per tornare dalla propria amata, non è esente dall’influsso della screwball comedy, in cui la guerra dei sessi era il motore della vicenda, fra personaggi antagonisti che ritrovano il “matrimonio”. Come in "Susanna" o "Ninotchka".
Il tenore di fondo era sempre la medesima: dopo le traversie, è obbligatorio risolvere i dilemmi per ricoprire una fiducia nel futuro che non va mai compromessa. Anche se solo momentanea.
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