Il ritorno dello Jedi: il film che raccontò salvezza e redenzione in due rari poster e un'allusiva immagine

Cinema / Classico / News - 03 August 2016 11:47

"Il ritorno dello Jedi" è il film che in questo periodo dell'anno restò in classifica per diverse settimane. Due rari poster e un'immagine costano la complessità produtt

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Film Una vita spericolata

Il ritorno dello Jedi è il film che nell’estate del 1983 superò ogni record di incasso, giungendo a 475,106,177 dollari.

Uscito il 25 maggio, occupò la prima posizione fino al 15 luglio, quando fu scalzato da “Staying Alive”. Si tratta del terzo film della serie "Star Wars", preceduto da “Star Wars - A New Hope" (1977) e “The Empire Strikes Back" (1980). La direzione non è di George Lucas, che stavolta assume il ruolo di sceneggiatore - con Lawrence Kasdan - e produttore.

È il regista britannico Richard Marquand a dirigere il film, il quale finora aveva solo diretto opere minori come “La nascita dei Beatles” (1979) e “La cruna dell’ago" (1981).

La trama segue Luke Skywalker, la Principessa Leia, Lando Calrissian e il loro esercito di amici alla ricerca di Han Solo, catturato da Jabba the Hutt. A ciò si unisce l'Impero Galattico che sotto la direzione dell’Imperatore Palpatine sta costruendo una seconda Morte Nera. Il terzo filone narrativo è quello di Luke Skywalker - ormai Jedi - che cerca di riportare suo padre Dart Fener dal Lato Chiaro della Forza.

Una complessità narrativa che si è poi riversata in quella produttiva, dal momento che lo stesso George Lucas non voleva dirigere il film. Un ruolo indispensabile lo occupò così Howard Kazanjian, il produttore che seguì tutte le fasi della pre-produzione e della distribuzione. Questa difficoltà organizzata si evince anche in vari poster che furono realizzati prima della pubblicazione ufficiale, diversi l’uno dall’altro proprio perché era dubbio quale fosse il messaggio principale da veicolare.

Nel primo (foto) i colori principali sono blu, arancione e bianco su sfondo blu. Il poster raffigura Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, e Billy Dee Williams. Ci sono anche le immagini ritagliate di R2-D2, C-3PO, un Ewok e Yoda. Sopra appare la Morte Nera che sta esplodendo. Lo slogan è “Return / to a Galaxy Far, Far Away”. In un altro poster (foto) i colori principali sono rosso, nero, giallo e viola: Darth Vader è in primo piano, ed in basso a destra compaiono le silhouette di Darth Vader e Mark Hamill che combattono l’uno contro l'altro con sciabole di luce.

In un altro poster (foto) emerge - su colori blu, marrone, giallo e rosso - l’immagine di Mark Hamill, Harrison Ford e Carrie Fisher. Hamill brandisce una spada laser e Ford una pistola. Sullo sfondo ci sono le immagini di personaggi del film tra cui Billy Dee Williams, nonché il ritratto di Darth Vader ed alcune astronavi. In primo piano la principessa Leila indossa solo un reggiseno. Fu questo poi il poster usato, proprio per richiamare in un’unica iconografia le tre linee narrative della trama: salvezza, redenzione, amore.

Interessante è il poster usato per il lancio in Polonia (foto), dove il casco di Darth Vader è nel momento di esplodere. Infine un’immagine rara (foto) rappresenta alcuni ologrammi che si uniscono: i colori sono verdi, arancione e giallo, con una figura umana sullo sfondo.

Uno egli aspetti fondamentali del film fu l’uso di effetti speciali superiori rispetto ai precedenti ciò fece aumentare il budget del film, portandolo a 32.5 milioni di dollari. Howard Kazanjian, conosciuto da Lucas all’Università fu il produttore accorto che pianificò così in dettaglio le spese da non sforare dal preventivo iniziale. Come affermò più volte, "se non si segue il calendario, non stai seguendo il budget”. Ad esempio riguardo il suono affermò: "Sapevamo esattamente di quanti effetti sonori avremmo avuto bisogno, quali sarebbero stati gli stipendi e quanti viaggi a Los Angeles occorrevano”.

Questo aspetto contabile però lasciò un margine di creatività, perché lui stesso era conscio che il rispetto del budget non può inficiare su come ottenere la migliore immagine possibile sullo schermo: “Devi sapere quando occorre spendere un extra”, dichiarò.

Inizialmente la regia dovere essere affiatata a David Lynch e David Cronenberg. Lo stesso Kazanjian condusse colloqui preliminari, con screening di centinaia di film, alla ricerca di qualcuno che credesse in “Star Wars” , che Wookies e Darth Vader esistessero veramente. Richard Marquand era inglese, e poiché la produzione del film si sarebbe svolta per la maggiore parte negli Elstree Studios in Inghilterra si optò per lui: la perizia nella direzione degli attori era il motivo principale della scelta. Provenendo dal teatro portò alla produzione la capacità di lavorare con il cast, il senso della struttura drammatica.

Non aveva però valutato l’imprevisto. George Lucas era sempre sul set, tanto che Marquand ammise: “È come cercare di dirigere Re Lear, con Shakespeare che è sempre nella stanza vicino”.

© Riproduzione riservata



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