Il diario di Anna Frank, la graphic novel di Ari Folman e David Polonsky

Il diario di Anna Frank è stata tradotto in una graphic novel autorizzata dalla Fondazione a lei dedicata e curata dall'unico superstite, il padre Otto Frank. La versione fumettistica mantiene la potenza dell'opera letteraria, riservandone la fedeltà, anche grazie alle corpose citazioni contenute.

La graphic novel, edita in Italia da Einaudi, porta la prestigiosa firma di Ari Folman e David Polonsky, gli autori israeliani già noti per Valzer con Bashir (2008), film d'animazione candidato all'Oscar che ripercorre le vicende belliche del Libano nei primi Ottanta.

Folman ha dichiarato di aver inizialmente avuto timore del progetto. Poi ci ha ripensato, i suoi genitori arrivarono nel campo di concentramento di Auschwitz il giorno in cui viene deportata la famiglia Frank. Realizzare la trasposizione fumettistica diventa un'importante occasione per far conoscere l'olocausto alle nuove generazioni.

Anna Frank nasce a Francoforte nel 1929. Quattro anni dopo, la famiglia è costretta a traferirisi ad Amsterdam. Nell'estate del 1942, Anna compie tredici anni e riceve in regalo il quaderno che diventerà il suo diario. Nel frattempo, fallito il tentativo di raggiungere l'America, il padre decide di nascondere la famiglia in una parte dell'immobile, sito in Prinsengracht 263, che ospitava gli uffici della sua ditta alimentare.
La clandestinità termina nell'agosto del 1944. Deportata ad Auschwitz-Birkenau, Anna morì di tifo a Bergen-Belsen, pochi giorni dopo la morte della sorella Margot.

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