Il contagio, intervista all'attrice Giulia Bevilacqua
Cinema / News - 05 October 2017 06:00
Il film "Il contagio" è uscito nelle sale cinematografiche il 28 settembre. Mauxa ha intervistato l'attrice Giulia Bevilacqua.
Abbiamo intervistato l'attrice Giulia Bevilacqua, nel cast del film "Il contagio", nelle sale cinematografiche italiane il 28 settembre.
Tratto dall'omonimo romanzo di Walter Siti e diretto da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, è stato presentato alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, nell'ambito della sezione Giornate degli Autori.
D: Che ruolo interpreta nel film?
R: Il mio personaggio si chiama Simona, è raccontato soprattutto nella prima parte del film insieme a tutti gli altri personaggi che vivono in questa palazzina di borgata, nella periferia romana. Secondo me all’interno del film è il personaggio più positivo, nel senso che ancora non è stata contagiata completamente dall’ambiente circostante, dalla precarietà, dalla mancanza di aspettative e di futuro che hanno gli altri personaggi che abitano questo palazzo, lei ci arriva nella prima scena del film insieme al suo compagno Mauro (Maurizio Tesei) che è l’unico che lascerà la borgata per questa ascesa, o discesa, agli inferi.
D: Che tipo di donna è Simona?
R: È una donna estremamente dolce, ingenua, nonostante sia la più erudita di tutti, perchè ha studiato e ha un diploma, decide di non pensare a se stessa, a una propria indipendenza, ma di stare accanto al marito che ama follemente e con cui è cresciuta. Si fida ciecamente di questo uomo anche con grande ingenuità, non chiedendosi perchè e come questo uomo riesce, oppure lo capisce e fa finta di niente perché poi in realtà anche lei ha voglia di evolversi.
D: La trama del film aderisce ad aspetti reali e si svolge a Roma, la sua città natale. Questo ha influito sulla sua esperienza sul set?
R: Si parla di temi assolutamente molto attuali anche se il libro è stato scritto nel 2008, quindi Walter Siti è stato veramente un precursore, nel senso che racconta dei fatti che sono venuti a galla e alla luce solo negli ultimi tempi ma ovviamente erano già esistenti. Per me è stato molto interessante interpretare un ruolo all'interno di una storia che racconta dei fatti così attuali della mia città natale.
D: Aveva già letto il romanzo di Walter Siti?
R: Sì, l’ho letto tanto tempo fa e non l’ho riletto per il film perché avevo letto la sceneggiatura e mi ero resa conto che c’erano delle scelte diverse rispetto al libro e quindi non ho voluto farmi influenzare dalla scrittura di Walter ma ho seguito la linea che avevano preso i registi. Mi sono affidata alla sceneggiatura che era veramente scritta molto bene.
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