I bastardi di Pizzofalcone, personaggi 'alla ricerca della rivalsa': intervista a Simona Tabasco
Tv / News - 09 January 2017 07:00
La fiction "I bastardi di Pizzofalcone" debutta su Rai 1 il 9 gennaio 2017. Mauxa ha intervistato l'attrice Simona Tabasco, interprete del personaggio di Alessandra 'Alex' Di Nardo.
La serie televisiva "I bastardi di Pizzofalcone" va in onda su Rai 1 dal 9 gennaio 2017.
\r\nIspirata ai romanzi di Maurizio de Giovanni editi da Einaudi Stile Libero, la fiction racconta la storia del commissariato di Pizzofalcone, prossimo alla chiusura a causa dell'arresto di alcuni agenti per un episodio di corruzione. Gli altri commissariati approfittano della decisione della Questura per liberarsi dei poliziotti con la reputazione macchiata, trasferiti a Pizzofalcone per ultimare il lavoro in sospeso. L'arrivo dell'ispettore Giuseppe Lojacono, interpretato da Alessandro Gassmann, condiziona le sorti del commissariato e degli altri protagonisti.
\r\nAbbiamo intervistato l’attrice Simona Tabasco, interprete del personaggio di Alessandra 'Alex' Di Nardo.
\r\nD: Nella fiction "I bastardi di Pizzofalcone" ci sono elementi crime e thriller ma trova spazio anche la commedia sentimentale. In quale di questi aspetti trova maggior espressione il tuo personaggio?
\r\nR: Il mio personaggio, Alex, è coinvolto sia nel crime sia nella commedia sentimentale. È una serie che approfondisce la vita privata di tutti i personaggi oltre a raccontare quello che accade in una città come Napoli che in realtà potrebbe essere qualsiasi posto.
\r\nD: Come si interpreta il ruolo di una ragazza omosessuale con la passione per le armi?
\r\nR: Vorrei tanto saper rispondere a questa domanda. Io ho cercato di essere il più fedele possibile alle caratteristiche del personaggio scritte da Maurizio De Giovanni.
\r\nD: La serie è ambientata a Napoli, proprio come il film "Perez" dove hai affiancato Luca Zingaretti e Marco D'Amore. Come ti fa sentire recitare nella tua città?
\r\nR: Mi fa sentire a casa e mi fa conoscere dei lati e dei posti di Napoli che non conosco.
\r\nD: Nelle note di regia Carlo Carlei spiega che la fiction "è una metafora perfetta per descrivere lo sforzo immane che a volte gli esseri umani onesti devono compiere per scrollarsi di dosso i pregiudizi e non essere confusi con una minoranza di delinquenti che purtroppo rovina la reputazione di un’intera città o regione". Condividi questa visione?
\r\nR: Condivido pienamente. I personaggi di questa serie sono alla ricerca della rivalsa, sono stati accusati di cose che in realtà non sono mai accadute e per non mischiarsi con i delinquenti, sono costretti a lavorare controvoglia . Alla fine diventeranno un gruppo perfetto.
\r\nD: Tu hai mai ceduto ai pregiudizi?
\r\nR: La trovo una cosa non proprio intelligente.
\r\nD: Nel 2015 hai partecipato alla fiction "È arrivata la felicità" nel vivace ruolo di Nunzia Esposito. Tornerai anche nella seconda stagione?
\r\nR: A breve inizieranno le riprese e sì, ci sarò anche nella seconda stagione.
\r\nD: Quali sono i tuoi propositi per il 2017?
\r\nR: Troppi. Quello più importante al momento è viaggiare.
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