Hitman Episodio 3: Marrakech, recensione videogame per PS4 e Xbox One
Games / News - 10 June 2016 14:00
Il terzo episodio di Hitman cambia continente, passando dall'Europa ai caldi lidi dell'Africa settentrionale. Saranno un finanziere corrotto e un generale dell'esercito, i nuovi obiettivi dell'Agente
Hitman Episodio 3: Marrakech è il terzo capitolo del videogioco Hitman, titolo sviluppato da IO Interactive e distribuito da Square Enix. La struttura episodica, a rilascio mensile, dopo un iniziale scetticismo, ha rivelato possibilità e aggiornamenti continui, che stanno rendendo la pubblicazione di Hitman un appuntamento atteso e riuscito del brand. Dopo il primo capitolo ambientato in una villa parigina, l’Agente 47 è sceso nei soleggiati paesaggi amalfitani, con un titolo maggiormente aperto, un approccio ben più differenziato e dal maggior respiro nella città fittizia di Sapienza. Nell’uscita di fine maggio, con gli obiettivi dell’Episodio 3, ambientato nei bazar e tra le strade affollate di Marrakech, gli sviluppatori hanno ancor di più spinto sul versante della libertà, con una città piena di personaggi non giocanti e di bersagli, nei vari contratti affrontabili.
La trama di Hitman Episodio 3: Marrakech ci conduce lungo le pericolose e pulsanti strade della città marocchina, sull’orlo di una guerra civile. Gli interessi finanziari si mischiano, come sempre, nel tentativo militare di assoggettamento di un popolo, e i nostri due obiettivi si intrecciano con la delicata situazione della metropoli africana, con una folla ormai in rivolta. Il primo bersaglio, il banchiere corrotto Claus Strandberg, è protetto dall’ambasciata svedese, l’ultimo ostacolo tra lui e la protesta, accusato di aver sottratto ingenti quantità di capitali alla popolazione locale. Le sue manovre di agitazione sociale si uniscono agli interessi di Reza Zayadan, un generale dell’esercito che vuole sfruttare la situazione per un colpo di stato. Le richieste di assassinio della nostra Agenzia vengono così a coprire un duplice significato, di utilità corporativa ma anche dai connotati sociali, con una vendetta silenziosa, la nostra, del popolo marocchino.
Il gameplay di Hitman Episodio 3: Marrakech espande l’universo già creato con i primi due capitoli, aggiungendo decine di personaggi e rendendo maggiormente vivo l’ambiente di gioco. Insieme ad una mole importante di travestimenti e la presenza massiccia di guardie, la struttura a mondo aperto consente la creazione di contratti, Escalation e non, dalle più varie sfaccettature, con una possibilità di interazione maggiore rispetto al passato, dovuta essenzialmente alla quantità enorme di personaggi su schermo. Seguire le diverse opportunità offerte dal titolo, per l’eliminazione dei bersagli, ci porta ad esplorare zone nascoste e aggirare la massiccia presenza di nemici che, a differenza dei primi due episodi, rappresentano un vero e proprio ostacolo al nostro obiettivo finale.
La grafica di Hitman Episodio 3: Marrakech si basa come i precedenti sul motore tecnico Glacier, che permette di gestire contemporaneamente l’enorme quantità di personaggi su schermo, una folla viva e con una routine di comportamento e di intelligenza artificiale diversificate. Le calde e polverose strade marocchine restituiscono una metropoli affollata e sull’orlo della guerra civile, con gruppi e azioni di protesta verso i luoghi del potere. I caratteristici mercati e bazar della piazza di Marrakech si tingono così di realismo e verosomiglianza, per una produzione curata sia dal punto di vista dei personaggi, che nella messa in scena ambientale.
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