Goodnight Mommy, il film horror austriaco con Susanne Wuest finalmente in sala

Cinema / Horror / News - 29 February 2016 11:00

Goodnight Mommy è un film horror di Veronika Franz e Severin Fiala che racconta di due gemelli (Elias e Lukas Schwarz) che dubitano dell'identità della madre (Susanne Wuest), tornata da

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Goodnight Mommy (Ich seh, Ich seh) è un film horror del 2014 scritto e diretto da Veronika Franz e Severin Fiala, prodotto dal marito di quest’ultima, Ulrich Seidl. Questa pellicola austriaca è stata presentata in anteprima alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ma sbarcherà nelle sale italiane solo quest’estate, per la precisione il 27 luglio 2016. Un film che è stato definito altamente disturbante, la cui trama racconta di due gemelli (Elias e Lukas Schwarz) chiusi in un’isolata casa di campagna attendono il ritorno della madre (Susanne Wuest), lontana perché si è sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica. Quando torna, con il volto ricoperto di bende e praticamente solo gli occhi visibili, niente sembra più essere com’era prima. I bambini iniziano a dubitare dell’identità della madre, che vedono sempre più minacciosa e severa, e li tiene ben distanti dal mondo esterno. Decisi a scoprire la verità si ritroveranno a vivere un vero e proprio incubo.

Questo film indipendente, pur essendo stato tanto acclamato e proposto dall’Austria per gli Oscar nella sezione “miglior film straniero”, per molti mesi non ha trovato distribuzione. Lo scorso settembre però è uscito negli USA in una versione limitata e in lingua originale (l’uscita ufficiale in America è fissata per il 4 marzo) è ha ottenuto un discreto successo, un milione di dollari raccolti. Le due registe hanno ammesso in un’intervista su Skype che non si aspettavano che una casa di americana acquistasse il loro film, poiché non c’era un’idea di marketing dietro. 

Nella stessa intervista hanno anche commentato qual era l’argomento del loro film, le cui tensioni principali scaturiscono dal tema del doppio e quello della maschera, dell’apparenza: “Secondo noi il tema dell’identità e di ciò che ti rende davvero la persona che sembri”. Ha aggiunto poi Veronika Franz: “Parla anche della famiglia. Dell’essere genitore. Della perdita della fiducia. Dei pezzi che compongono una famiglia e del modo in cui comunicano”.

Dai racconti che ne fanno le due e l’attrice Susanne Wuest, le condizioni in cui ha girato questo ultima sono state davvero estreme; in una location che si trovava al confine tra Austria e Repubblica Ceca, la donna è infatti rimasta tre mesi senza alcun tipo di contatto con l’esterno, con il viso completamente avvolto dalle bende, per alcune settimane ha dovuto girare legata ad un letto (e si è anche lussata la spalla), senza poi parlare degli scarafaggi. Ha confessato la Wuest: “È stata un'esperienza davvero difficile fare il film. Non sono certo una che si fa abbattere dai problemi, ma girare questo film è stato molto... sono stata davvero sempre vicina ai miei limiti”. Un lavoro duro insomma, ma che secondo i più ha reso questo horror uno dei più spaventosi degli ultimi anni.

© Riproduzione riservata



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